Contesto

... courbet e renoir schiacciati sotto la melanconica derisione dell’ imbecillità italiana
diciamolo francamente in italia non si conoscono ancora gl impressionisti francesi
non è vero li conosciamo
un numero limitato di italiani che è certamente il più evoluto si limita ad ammirare il superficiale cremona o tutt’ al più il pallido riflesso impressionista portato in italia coi macchiaioli
da noi si ignora ancora la grande opera di cézanne di matisse e perfino quella del nostro connazionale medardo rosso
se qualche critico ne scrive lo fa di sfuggita e non si vergogna a chiamarli bluffisti ciarlatani pazzi ecc
insomma con tutti gli epiteti che la stampa adopera quando parla di noi futuristi
strilli
tromba d’ automobile peutt peeeeuu-t
da noi il timido e tradizionalista segantini è creduto ancora un terribile rivoluzionario
in questo stato di incoscienza generale come volete giudicare l’ opera di noi futuristi che è lo dico senza complimenti l’ opera più travolgente che mai sia apparsa
evviva la modestia
urla un gruppo in platea
in italia tutto cospira contro il genio
i grandi quotidiani potrebbero servire come magnifici strumenti di propulsione per una maggiore civiltà ...

contenuto in:

Carrà, Carlo (1913)

CONTRO LA CRITICA - vedi testo