Contesto

... ignora ancora la grande opera di cézanne di matisse e perfino quella del nostro connazionale medardo rosso
se qualche critico ne scrive lo fa di sfuggita e non si vergogna a chiamarli bluffisti ciarlatani pazzi ecc
insomma con tutti gli epiteti che la stampa adopera quando parla di noi futuristi
strilli
tromba d’ automobile peutt peeeeuu-t
da noi il timido e tradizionalista segantini è creduto ancora un terribile rivoluzionario
in questo stato di incoscienza generale come volete giudicare l’ opera di noi futuristi che è lo dico senza complimenti l’ opera più travolgente che mai sia apparsa
evviva la modestia
urla un gruppo in platea
in italia tutto cospira contro il genio
i grandi quotidiani potrebbero servire come magnifici strumenti di propulsione per una maggiore civiltà se fossero diretti da uomini meno preoccupati degli affari e più preoccupati dell’ avvenire della nazione
così noi vediamo i grandi problemi artistici che sono eminentemente problemi nazionali nelle mani degli uomini meno dotati
alcuni giornalisti-critici protestano succede un baccano indiavolato fra platea e palchi
con questi metodi giornalistici si spiega e si giustifica il discredito dell’ arte italiana fuori d’ italia
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contenuto in:

Carrà, Carlo (1913)

CONTRO LA CRITICA - vedi testo