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per liberar le strade si caccino in fretta nelle gole dei cannoni tutti i cadaveri amati e venerati
o meglio ancora che essi aspettino il nemico cullandosi mollemente nelle graziose torpedini galleggianti offrendo la loro bocca piena di baci mortali
si avrà un numero sempre maggiore di cadaveri
tanto meglio
cresceranno anche sempre più le materie esplosive e questo gioverà assai al nostro mondo tanto floscio
in alto la bandiera futurista
sempre più in alto per esaltare la volontà aggressiva e obliosa dell’ uomo e per affermare ancora la ridicola nullità del ricordo nostalgico della storia miope e del passato morto
vi sembriamo troppo brutali
è perché noi parliamo sotto la dettatura d’ un sole nuovo che non è certamente il sole che accarezzava le spalle placide dei nostri nonni dai passi lenti saggiamente distribuiti secondo le pigre ore delle città di provincia dai selciati erbosi di silenzio
noi respiriamo un’ atmosfera che a loro sarebbe parsa irrespirabile
non abbiamo più tempo da perdere a pregare sulle tombe
e d’ altronde come potremmo farci comprendere dalle loro anime lente che somigliano assai più all’ anima di omero che non alla nostra ...
Filippo Tommaso Marinetti (1913)
NASCITA DI UN'ESTETICA FUTURISTA - vedi testo