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vi sembriamo troppo brutali
è perché noi parliamo sotto la dettatura d’ un sole nuovo che non è certamente il sole che accarezzava le spalle placide dei nostri nonni dai passi lenti saggiamente distribuiti secondo le pigre ore delle città di provincia dai selciati erbosi di silenzio
noi respiriamo un’ atmosfera che a loro sarebbe parsa irrespirabile
non abbiamo più tempo da perdere a pregare sulle tombe
e d’ altronde come potremmo farci comprendere dalle loro anime lente che somigliano assai più all’ anima di omero che non alla nostra
nei prossimi inevitabili conflitti dei popoli vincerà quello che avrà la più profonda coscienza di questa differenza
vincerà il popolo più geniale più elastico più agile più dimentico più futurista e quindi più ricco
quanto a noi futuristi italiani non vogliamo che l’ italia sia messa in istato d’ inferiorità alla vigilia di questa formidabile lotta
ed è perciò che noi gettiamo in mare il greve carico del passato che appesantisce il suo scafo agile e bellicoso
f t marinetti guerra sola igiene del mondo edizioni di poesia milano 1915
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Filippo Tommaso Marinetti (1913)
NASCITA DI UN'ESTETICA FUTURISTA - vedi testo