Contesto

... intuizione
l’ opera d’ arte è ancora troppo definita nei contorni assenza di spiragli e troppo esplicativa abbondanza di commenti superflui
le idee debbono balzare dal genio dello scrittore nella loro nudità essenziale percuotere con ritmo scabro il cervello di chi legge e fuggire incalzate dal rapido succedersi di cento altre
occorre perciò come dice marinetti abolire l’ ortografia la grammatica la sintassi l’ avverbio l’ aggettivo e aggiungo io il verbo
l’ abolizione del verbo conduce all’ uso esclusivo di sostantivi
ne deriva quindi una maggiore corposità dell’ espressione che risulta perciò formata da elementi tangibili ponderabili e non cade mai nell’ indeterminato e nell’ indefinito
abolito il verbo il movimento alle masse liriche può venire impresso dalle preposizioni che agiscono in questo caso da ascensori e da propulsori e spostano sui diversi piani delle nostre emozioni ed impressioni le sensazioni liriche
si moltiplicano così il numero e la velocità delle sensazioni schematiche senza lasciare il tempo alla intelligenza di definirle spiegarle commentarle e si genera nello stesso tempo l’ opera una e molteplice
una nel genio dell’ artista che la crea
molteplice nella varietà dell’ integrazione necessaria entro la sensibilità ...

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Folgore, Luciano (1914)

LIRISMO SINTETICO E SENSAZIONE FISICA - vedi testo