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 gli attori declamanti stanno ed agiscono sulla scena in luogo degli artisti cantanti i quali ultimi non appartengono più alla parte rappresentativa del drama ma esclusivamente alla parte musicale 
 in questo modo viene risolto il problema del recitativo cantato dove la parola era sacrificata alla musica e la musica alla parola 
 ciò che l’ attore dice sulla scena si deve capire perfettamente l’ imagine poetica e l’ eloquenza dramatica intese ed espresse sinteticamente debbono contenere in sè stesse tutto il potere emotivo aumentato tonalmente dai sobrii coloriti complementari della musica 
 un tale principio si trova in  forma embrionale nei melologhi di alcune vecchie opere teatrali 
 l’ ultima forma di melologo trattata dal poeta domenico tumiati e dal musicista vittorio veneziani 1900-1904   si allontana però dal suddetto principio poiché in essa poesia e musica si esprimono entrambe e parallela-mente   con valore principale e di conseguenza e spessissimo si annullano a vicenda 
 poesia verbale con valore principale declamato tonale tra la recitazione ed il canto 
 scandire i versi liberi o le parole in libertà seguendo strettamente il loro ritmo stabilito dagli accenti delle parole cantare quasi le vocali lunghe mantenendo un tono fondamentale dato dall’ accordo complementare dell’ orchestra 
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Balilla Pratella, Francesco (1916)