... gli uomini ma ce n' è a sufficienza per le esanofeli
nella torturata faccia delle pianure campidanesi quando gli incendi e i torrenti hanno risparmiato qualche cosa arrivano come treni diretti come nembi di nuvole nere le cavallette
segano gli arbusti potano le fronde fanno dei frutteti nude selve di antenne rapinano i pascoli e il pastore per non far morire il gregge brucia per avere dell' erba quei boschi che la speculazione dei carbonari ha risparmiato
in questo sfacelo vigila la tignosa volontà politica dei grandi elettori isolani che chiedevano un seggio nel consiglio provinciale un posto nei ministeri una concessione per rivendita di privative e una croce di cavaliere
su poveri e su ricchi nei ruoli persistente e inflessibile come un orologio a cuculo l' esattore
pestello che batte dentro un mortaio vuoto e lo intacca in un paese di 1800 agricoltori ha creato il suo capolavoro fiscale 300 subaste in un anno
sequestrò ai miserabili visitati dalla siccità dal fuoco e dalla febbre le tegole delle case di fango
questo l' inferno che l' abitudine fa sembrare meno orrido agli isolani questo il paese dove il sardo che lotta ...
Marica, Pasquale (1916)
MOLTIPLICHIAMO I SARDI: PRIMO MATERIALE DI GUERRA - vedi testo