... che lanciano fra le dighe di un nuovo cielo irrespirabile e vuotato d' ogni materia grandi grovigli di fulmini irritati
li vedete voltolarsi nell’ azzurro codesti nodi convulsivi di serpenti tonanti
strangolano gl innumerevoli fumaioli branditi dalle città operaie infrangono le mascelle aperte dei porti schiaffeggiano le cime bianche delle montagne e spazzano il mare color di bile il mare urlante che s' incava e si rizza follemente per atterrare le città marittime
venti esplosioni elettriche nel cielo smisurato tubo di vetro pneumaticamente vuoto hanno riassunti gli spasimi coraggiosi di due popoli rivali coll' ampiezza e lo splendore delle formidabili scariche elettriche interplanetari
fra una battaglia e l' altra le malattie sono assalite da ogni parte confinate nei due o tre ultimi ospedali divenuti inutili
i deboli e gl infermi triturati sbriciolati polverizzati dalle veementi ruote dell’ intensa civiltà
la barba verde delle viuzze di provincia rasa dai crudeli rasoi della velocità
i radioterapeuti col volto difeso da una maschera di caucciù col corpo protetto da un camiciotto tessuto di piombo di caucciù e di bismuto chineranno i loro occhiali dai vetri di sali di piombo sul pericolo traforante e curativo del radium
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Marinetti, Filippo Tommaso (1917)
LA GUERRA ELETTRICA (VISIONE-IPOTESI FUTURISTA) - vedi testo