Contesto

... dell’ immortale noi opponiamo in arte quella del divenire del perituro del transitorio e dell’ effimero
noi trasformeremo così in una gioia acuta il nevermore di edgard poe ed insegneremo ad amare la bellezza di una emozione o di una sensazione in quanto essa è unica destinata a svanire irreparabilmente
la storia agli occhi nostri è fatalmente una falsariga o tutt’ al più una miserabile collezionista di francobolli di medaglie e di monete contraffatte
ii passato è necessariamente inferiore al futuro
noi vogliamo che così sia
come potremmo riconoscere dei meriti al più pericoloso dei nostri nemici il passato lugubre mèntore tutore esecrabile
ecco come noi rinneghiamo lo splendore ossessionante dei secoli aboliti e come collaboriamo con la meccanica vittoriosa che tien chiusa la terra nella sua rete di velocità
noi collaboriamo con la meccanica a distruggere la vecchia poesia della distanza e delle solitudini selvaggie la squisita nostalgia della partenza a cui noi sostituiamo il tragico lirismo dell’ ubiquità e dell’ onnipossente velocità
la nostra sensibilità futurista infatti non si commuove più davanti al cupo mistero d’ una valle inesplorata di una gola di monti che noi immaginiamo nostro malgrado attraversati dal nastro elegante di ...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1917)

NOI RINNEGHIAMO I NOSTRI MAESTRI SIMBOLISTI ULTIMI AMANTI DELLA LUNA - vedi testo