Contesto

... che cosa pensiamo dell' inghilterra e degl inglesi
devo ora ascoltare la risposta cortese che già indovino sulle vostre labbra
voi volete certamente fermare le mie scortesie col dirmi tutto il bene che si pensa degli italiani e dell' italia
ebbene no io non voglio ascoltarvi
gli elogi che state per farmi possono solo rattristarmi poiché ciò che amate della nostra cara penisola è precisamente l' oggetto di tutti i nostri odi
infatti voi attraversate l' italia soltanto per fiutarvi meticolosamente le tracce del nostro opprimente passato e siete felici pazzamente felici se vi è dato di portarvi a casa preziosamente un miserabile sasso che sia stato calpestato dai nostri avi
quando quando vi sbarazzerete dell' ideologia linfatica di quel deplorevole ruskin che io vorrei coprire di ridicolo ai vostri occhi in modo definitivo
col suo sogno morboso di vita agreste e primitiva con la sua nostalgia di formaggi omerici e di arcolai leggendari col suo odio della macchina del vapore e dell' elettricità quel maniaco di semplicità antica somiglia a un uomo che dopo esser giunto alla sua completa maturità fisica volesse ancora dormire nella culla e cibarsi alla mammella della propria nutrice ...

contenuto in:

Filippo Tommaso Marinetti (1910)

DISCORSO FUTURISTA AGLI INGLESI - vedi testo