Contesto

... calma prima che la materia di un mio lavoro avesse stretti i denti per completa coesione di prosciugamento e di presa
sostenere per tutta la durata della costruzione il suo peso sull’ arco delle nostre spalle e su quello incorporeo ma indubbiamente più significativo del nostro spirito poetico
riconoscere i limiti della costruzione come il tentacolo delle nostre fibre robuste e della nostra immaginazione fervida che nell’ entusiasmo vede certezze e possibilità ogni dove
tanto più vicini al cielo e alle profondità degli abissi questi limiti tanto maggiormente saranno l’ esponente delle nostre audacie
navigare nel vasto bisogna
i freni legali di certi sapientissimi uffici d’ arte servono a strozzare le aspirazioni degli architetti più geniali con idee fisse che somigliano a lesioni di paura
e ridicolo imporre a diversi architetti vale a dire ai più diversi cervelli di artisti la stessa limitazione mensurale ogni architetto ha il proprio ritmo la propria misura i propri colori i propri volumi la propria coscienza estetica non confondibile o fondibile con quella di un altro
l’ architetto ha con sé la legge la propria legge
riteniamo per questo che ad ogni architetto dovremmo offrire la costruzione di ...

contenuto in:

Virgilio Marchi (1919)

L'ARCHITETTO FUTURISTA - vedi testo