Contesto

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ii frutto della loro analisi è povero e perciò brilla di semplicità
le forme dei primitivi non avevano per sé stesse significazione alcuna ne alcuna intensità simbolica ma appaiono oggi ai nostri occhi arricchite d' un mistero suggestivo e di un prestigio magico che altri chiamano spettralità semplicemente perché sono velate dalla nebbia del tempo
la vera suggestione o spettralità in arte è la trasformazione plastica che il genio novatore imprime a qualsiasi oggetto
vi è un' illusoria spettralità prodotta dalla lontananza di tempo
non dimentichiamo inoltre che tutto è spettrale misterioso e magico per un cervello debole un corpo rammollito un occhio stanco o velato dalla nebbia
questo primitivismo plagiario camuffa la pittura pura con della rancida letteratura del nebuloso filosofume metafisico e delle sciocche pretese di trascendentalismo
altri poi vogliono camuffare questa sterile e impotente imitazione con la frase pomposa del ritorno alla sana tradizione ciò che è invece un ripiegamento facile e riposante
noi dichiariamo che la vera tradizione italiana è quella di non aver mai avuto tradizione alcuna giacché la razza italiana è una razza di innovatori e di costruttori
in nessun momento della storia della pittura italiana si trova ...

contenuto in:

Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920)

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