dove
ma prima converrà ripulire la grande caserma dove voi pullulate insetti che siete ci vorrà | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
suo rancore asmatico contro le brume dell’ orizzonte dove tre grandi vascelli s’ avanzano immobili con le | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
volo librato con magnifica stabilità per toccar terra dove più ferve la mischia ecco la furibonda | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
nuvole coi suoi tre alberi altissimi fin dove salgono quegli alberi bisogna pur saperlo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
vero culto a questi depositari delle leggi estetiche dove siano oggi le opere di giovanni segantini domandate | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
accorgano dell' esistenza di gaetano previati domandate loro dove sia apprezzata la scultura di medardo rosso | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
fidenti e arditi per le vie del futuro dove già i miei i nostri intrepidi fratelli poeti | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
ma prima converrà ripulire la grande caserma dove voi pullulate insetti che siete ci vorrà | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
suo rancore asmatico contro le brume dell' orizzonte dove tre grandi vascelli s' avanzano immobili con le | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
librato con magnifica stabilità per toccar terra dove più ferve la mischia ecco la furibonda | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
8 marzo 1910 al teatro chiarella di torino dove al fianco del poeta marinetti lanciammo il nostro | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
nessuno può più dubitare che un oggetto finisca dove un altro comincia e non v' è cosa | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
sinfonizzato il recitativo introducendo mutamenti di tempo specialmente dove l' espressione musicale non conserva la maniera continuativa | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
e mondi anche presso i popoli nuovi dove la sensualità non è ancora scatenata o confessata | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
da una piccola città morta dalle piazze deserte dove il sole la polvere e il vento si | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
è ormai superata e seppellita nella stessa germania dove ebbe origine noi futuristi ci opporremo sempre | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
occhio piuttosto che affrontarne uno non si sa dove questi gridano disperatamente e i loro segni | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
possibilità verranno poi espulsi messi in appositi ricoveri dove cresceranno e vivranno i poveri infelici seri | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
colori diversi da disporre quando si voglia e dove si voglia su qualsiasi punto del vestito mediante | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di domani e non di posdomani intravvediamo dove andremo a finire ma cacciamo sistematicamente dal nostro | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
ultimo numero di lacerba del 1914 dove spiegammo le ragioni del nostro appartarci dal futurismo | ||
Aldo Palazzeschi; Giovanni Papini; Ardengo Soffici (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
1 è stupido scrivere cento pagine dove ne basterebbe una solo perché il pubblico per | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
stelle carnivore cavallino indomabile esca attinia ceppo insanguinato dove lasciarono i capelli serpini le sirene decapitate innaffiatoio | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Govoni, Corrado; Cangiullo, Francesco; Buzzi, Paolo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
due o tre piccoli stipendi in piccole riviste dove aggredisce tutti non si batte posa a uomo | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
vostra miserabile visione estetica si rivela nelle vostre tele dove il golfo divino è una vuota curva leziosa | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
la velocità grave colpevolezza delle città passatiste dove il sole si stabilisce si adagia e non | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
velocità le stazioni ferroviarie specialmente quelle dell' oves-tamerica dove i treni lanciati a 140 km all' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
innalzarle verso quei limiti possibili dell' astrazione - dove un puro ritmo plastico fa vivere autonomamente uno | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
modo viene risolto il problema del recitativo cantato dove la parola era sacrificata alla musica e la | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
mi sembrano premi di assicurazione sulla vita dove non ci sono coloni ci sono molte terre | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
due terzi della sua superficie incolti ma dove è coltivata sta in agguato la siccità | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
l' isola mostrano il loro lungo budello arenoso dove non c' è acqua abbastanza per i grani | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
sembrare meno orrido agli isolani questo il paese dove il sardo che lotta ogni giorno per non | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
sardi abbiamo il diritto di domandare - saremo dove siamo senza i soldati sardi - la | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
il mondo in un momento come questo dove anche le zolle sembrano vivere di una vita | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
in colonna serrata come i nostri soldati lassù dove i vecchi rimasti a casa guidano l’ aratro | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
una casa di un restaurant di un hotel dove avere un carattere voglio dire che ogni | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di domani e non di posdomani intravvediamo dove andremo a finire ma cacciamo sistematicamente dal nostro | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
l' entrata aggressiva delle donne nei parlamenti dove potremo trovare una dinamite più impaziente e più | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
attraversati dal nastro elegante di una strada bianca dove bruscamente s’ arresta tossendo un’ automobile scintillante di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
asburgo per abbattere il colosso millenario sul mare dove solo esso deve morire non c’ è | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
primi compresero questa necessità creato mentre in francia dove già da tempo si era formato un movimento | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
di quéste carognerie europee e pare anche americane dove si attirano i giovani per invecchiarli e avvilirli | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
che nell’ entusiasmo vede certezze e possibilità ogni dove tanto più vicini al cielo e alle | ||
Virgilio Marchi (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
e al dramma dei teatri silenziosi il caffè-concerto dove i spettatori fumano ridono collaborano cogli attori senza | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Settimelli, Emilio; Carli, Mario (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
ha gomiti nelle folle aspetta paziente-mente agli sportelli dove l’ abrutitissimo impiegato di stato fa tutti i | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
medioevo teocratico che potrà scegliere una terra adatta dove morire lentamente ii nostro anticlericalismo intransigentissimo e | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
dramma tradizionale il teatro sintetico e il caffè-concerto dove i spettatori fumano ridono collaborano cogli attori senza | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Settimelli, Emilio; Carli, Mario (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
dramma dei teatri silenziosi il caffè - concerto dove i spettatori fumano ridono collaborano cogli attori senza | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Mario Carli (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
indispensabili e immodificabili il chiaroscuro deve esistere dove come e quando lo esigono il ritmo particolare | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
per giungere fino agli orli estremi della patria dove sente palpitare i suoi connazionali di frontiera come | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
vilipendono gli ufficiali in un paese dove non esiste militarismo 7 spingono | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
creatore nell' estate scorsa ad antignano là dove la via amerigo vespucci scopritore d' americhe s' | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1921) | ||
vedi testo esteso | ||
rimorchiabile plasmabile o schiacciata volete dunque sapere dove è oggi la rivoluzione la rivoluzione è | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1922) | ||
vedi testo esteso | ||
portati a conquistare le vie prossime del domani dove i produttori del lavoro e dell’ arte conosceranno | ||
Bracci, Tullio Alpinolo; Colombo, Luigi (Fillia) (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
hanno saputo concretare è certamente il limite sin dove per ora sia permesso spingersi la formula | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
bello e del puro colossale errore di secoli dove l’ individualità dell’ artista è superiore alla volontà | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
il dinamismo plastico dei primi quadri diventa costruzione spaziaie-cromatica dove sono raggiunte ed aumentate le ricerche precedenti cioè | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
umano per iniziarne un altro superumano e meccanico dove l’ uomo perde la propria superiorità individuale fondandosi | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
importanza incalcolabile con la creazione di una nuova morale dove la macchina é azione e fine interpretare questa | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
questa costruzione ambientale genera un’ architettura di movimento dove la bicicletta é superiore agli oggetti reali creando | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
scugnizzo rammollito dallo snob e allora dove va a finire il famoso accoppiamento d’ ambo | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
padiglione per contenerli degnamente palazzi e padiglioni dove trionferà lo stile dell' acciaio lo stile del | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
e quel vano di finestra invaso dalle gaggie dove traducevo la germania di tacito in francese mangiando | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
e lo scultore mino rosso presentarono alcune composizioni dove si cercava di rendere uno spirito meccanico uscendo da | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
quanto sopra è già evidentissimo in architettura dove esigenze pratiche hanno affrettato la soluzione del problema | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
in piena arte meccanica anche se dipingo un soggetto dove di macchine non è visibile neppure un accendisigaro | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
esilarante - ottimista - arte di difficile sintesi dove l’ artista è alle prese con l’ autentica | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
sinistro nei tondi palchi di pini a ombrello dove certo già rumoreggiano tutti gli uccelli esautorati della | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
fu scomunicato vittorio emanuele anch esso scomunicato dovè cacciare il brigante vigliacco mastai ferretti a colpi | ||
Settimelli, Emilio; Rosai, Ottone; Chiti, Remo; Maurizio, Alberto; Rosai, Bruno (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
di lirismo e d’ ispirazione soggetti cioè dove la fantasia creatrice non aia dipendente da rigorose | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
creatrice non aia dipendente da rigorose necessità pratiche dove lo architetto abbia la libertà di e-sprimere tutta | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
e-sprimere tutta la potenza del proprio stato d animo dove i nuovi mezzi e i nuovi materiali trovino un' | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
evitano l’ inconveniente gravissimo di molte antiche costruzioni dove per la difficoltà di trasporto e per il | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
ecco un disegno prodotto dalla fantasia dove sono eliminate le scorie inutili rappresentative e dove | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
dove sono eliminate le scorie inutili rappresentative e dove la ricerca della scienzarte si fa più palese | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
un nuovo mondo ben più ammirevole di questo dove le rappresentazioni sono più sintetiche di quelle del | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
più sintetiche di quelle del mondo tangibile ma dove si fucinano i grandi ed i piccoli effetti | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
fra rovine asfissianti in strade piazze e campagne dove perdurerà la morte la sua situazione sarà | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
occorre luce e sole ma non troppo e dove il clima lo richiede in africa per | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
fiori farfalle pesci ecc ecco un campo dove può trovare ampia applicazione la pittura futurista e dove | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
dove può trovare ampia applicazione la pittura futurista e dove il genio creativo dei pittori può arrivare a | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
code dei gatti o dei cani unico posto dove non siano ridicole liberatevi dal peso della | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
2 un’ arte nuova che comincia dove cessano il teatro il cinematografo e la narrazione | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
per dare il senso dell’ ampiezza del locale dove la voce viene espressa caratterizzazione dell’ atmosfera | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
barbe innumerevoli pietosissime sfilacciature di barbe in ogni dove sì poiché è qui davvero che | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
nella vita sempre di no vedrà tutto nero dove tutto è roseo irriderà a ogni proposta a | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
di littoria colonia di calambrone ecc ecc dove il razionalismo è superato da una genialità di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
da letto nelle abitazioni private di credenti cattolici dove una pittura sacra è assolutamente richiesta mancherebbe | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
pittura murale si deve perciò intendere per quegli edifici dove la funzione dell’ abitabilità non è tutto | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
formazione di un gusto o di un’ estetica dove hanno la possibilità di collaborare tutte le arti | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
per giungere fino agli orli estremi della patria dove sente palpitare i suoi connazionali di frontiera come | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
ci circonda oggi in questa nuova italia fascista dove abbiamo la fortuna di partecipare a tutti i | ||
Munari, Bruno; Manzoni, Carlo; Furlan, Gelindo; Ricas, Riccardo; Cassolo Bracchi, Regina (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
alcune pagine del notturno di gabriele d’ annunzio dove secondo la dichiarazione di molti critici e tra | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
gioconda spavalda esilarante arte di difficile sintesi dove l' artista è alle prese con la creazione | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
cartello senza dubbio è un prodotto della metropoli dove la concorrenza commerciale ed industriale ha bisogno di | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
la loro opinione il loro giudizio deve intervenire dove è necessario non bisogna attendere di essere | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
come pure per tutte le organizzazioni del regime dove la loro opera sia richiesta e necessaria | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
architetti collaborazione con i pittori e scultori dove necessita il senso costruttivo archi chioschi padiglioni arredamenti | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
scaturirà così da questo svariatissimo popolo subacqueo dove tutto si immensifica e vibra di sempre nuove energie | ||
Geppo Tedeschi (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
questo primo stato d’ ammirazione all’ altezza siderale dove talvolta i poeti collocano la donna vi è | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
caffè-concerto nei balli eleganti e nei pranzi danzanti dove tutti pensano al suicidio quando il direttore d’ | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
di villaggio nave o campo di battaglia là dove il patriottismo si identifica con la religione | ||
Buccafusca, Emilio; Forlin, Corrado; Averini, Riccardo; Ganzaroli, Walter; Stoppele, Rino; Pattarozzi, Gaetano; Pennone, Luigi; Veronesi, Ugo (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
dal geometrismo e dalle velocità generate dal futurismo italiano dove risulta cretina e antipatriottica qualsiasi speranza di ritorno | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
ecc sul mare di albisola gioielleria imperiale dove si nuota contemplando a sinistra sulle terrazze divento | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
rivolgersi direttamente ad albisola capitale ceramica d' italia dove una doppia velocità di automobili autobotti treni elettrici | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
un’ assemblea antifascista di brusselle la lanterna sorda dove esaltavo con ardore di aeropoesia e aeropittura gli | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ emozione diretta e pura delle altezze estreme dove il silenzio e il nulla saturi di luce | ||
Tullio Crali (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
vasca d’ acqua pieno di cielo e rondini dove si mira e regna la poetessa annaviva ed | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
tradizionale marina e il suo contorno di promontori dove l' acqua salata e selvaggia si sottomette stupidamente | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
egitto in algeria e a rio de janeiro dove fu proclamato la canora bandiera dell’ america del | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
berlino londra vienna mosca parigi rio de janeiro dove fu proclamato la canora bandiera dell’ america del | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
chiesto ai contadini con un cenno del capo dove quel tesoro nero era andato a finire i | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
pessimista piena di lacrime e di sospiri ma dove invano cerchiamo il nudo dolore la pazienza | ||
Maria Goretti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
sensibilità aerea cioè musicalmente indefinita misteriosa infinita e dinamica dove suoni e rumori isolandosi e sovrapponendosi variando nel | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
ogni adagiamento sulla poltrona troppo soffice della terra dove la gravidanza culturale di 7000 anni distende | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Crali, Tullio (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
costruttive che sono quelle dei grandi interrogativi sociali dove l' artista se illuminato da una nuova fede | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
di emanazione diretta primordiale se si vuole elementare dove convergono e coincidono le facoltà sensoriali e quelle | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||