gusto
oggi insegnamo l’ eroismo metodico e quotidiano il gusto della disperazione per la quale il cuore dà | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
tutti per qualche tempo omosessuali questo loro gusto rispettabilissimo si sviluppa per una specie d' intensificazione | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
contro la tirannia delle parole armonia e buon gusto espressioni troppo elastiche con le quali si potrebbe | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
finora formare così in italia un un gusto musicale futurista e distruggere i valori dottrinarî accademici | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
ragione di essere e dei solleticatori venali del gusto basso del pubblico noi futuristi proclamiamo che | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
oggi insegnamo l' eroismo metodico e quotidiano il gusto della disperazione per la quale il cuore dà | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
verticale il desiderio la ricerca e il gusto per l' unione simultanea dei diversi suoni cioè | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
darà non solo la comprensione ma anche il gusto e la passione dei rumori la nostra sensibilità moltiplicata | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
il teatro di varietà dà invece il senso e il gusto degli amori facili leggieri e ironici gli | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
italia occorre dare all’ italiano moderno il gusto per tutte le cose moderne chi ama | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
interminabili piagnistei prima che possa passarsi il gusto di una bella risata avrà dovuto seguire una | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
salì per l' azzurro o quello nel quale gustò un delizioso dito di pasta dolce o un | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
della brevità essenziale mi ha dato naturalmente il gusto dei numeri che vivono e respirano sulla carta | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
della brevità essenziale mi ha dato naturalmente il gusto dei numeri che vivono e respirano sulla carta | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
dello statico ed abbiamo arricchita la nostra sensibilità del gusto del leggero del pratico dell' effimero e del | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
importanza delle facciate trapiantare i problemi del buon gusto dal campo della sagometta del capitelluccio del portoncino | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
- l' equilibrio mediocrista il cosidetto buon gusto e la cosidetta armonia di tinte e di | ||
Balla, Giacomo (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
napoletana a parigi in quel tempo il gusto infrollito della borghesia francese trovava superficializzata con grazia | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
crea delle opere leccate e bassamente servili al gusto del pubblico sul vostro mare nel porto | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
vincendo la naturale riluttanza abbiamo saputo avere il gusto delle teorie come viva necessità della produttività cosciente | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
a parigi cretinissima e tediosa sottomissione al gusto estero plagio idiota che l' istinto artistico del | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
tutte le epoche e come espressione del cattivo gusto nei più banali decorativismi oggi ad eccezione | ||
Fedele Azari (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
loro volta i valori del medioevo decaddero dal gusto generale oggi poiché crediamo di essere maturi | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
più o meno intelligenza con più o meno gusto- i miei vivaci colori il mio stile | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
più o meno intelligenza con più o meno gusto- i miei vivaci colori il mio stile | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
di proprietà stilistica dell’ artista creata di suo gusto e somigliante alla sua immagine il problema | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
senza significato e senza forza oramai il gusto degli architetti razionalisti non oscilla più fra le | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
in alcuna rinuncia ma nella formazione di un gusto o di un’ estetica dove hanno la possibilità | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
solidarietà e quindi nemica d’ ogni rapina o gusto di uccidere 4 l' estetica dell’ | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
e non risalta con le dovute attenzioni di gusto e di sapienza tecnica il cartello non serve | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
di cartelli e stampati in genere ideati con gusto e saggio criterio reclamistico un cartellone od | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
rinfrescare con modernità di stile e imprimere il gusto del nuovo popolare della nuova e viva semplicità | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
il sostantivo il quale se sarà movimentato con gusto futurista darà al verso il lirismo continuo dell' | ||
Geppo Tedeschi (1938) | ||
vedi testo esteso | ||
dei prodotti alimentari ma autarchia nell' arte nel gusto e nel concetto estetico oggi vediamo mobili | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
l' intarsio a caso e per il semplice gusto ornamentale o all' intarsio fritto e rifritto liberty | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
la casa di gioconda fantasia e sodisfa il gusto di chiunque con stile ed armonica funzione | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
elemento indispensabile dell’ arte letteraria 3° un gusto speciale per tutte le intrepidità fisiche e cerebrali | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
vedi testo esteso | ||