attore
prova a cervello stanco l' intonazione di un attore che ci suggerisce la possibilità di costruirvi sopra | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
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verbale nell’ ambiente nel fatto nel gesto dell’ attore etc poesia verbale elementi espressivi attori | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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la musica alla parola ciò che l’ attore dice sulla scena si deve capire perfettamente l’ | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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di danza nei movimenti e nei passi dell’ attore in relazione al movimento dramatico o tragico danza astratta | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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nella sua sintesi dinamica deve integrarsi come l’ attore s’ integra e vive nella sua immediatezza intrinseca | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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la parola del poeta nè il gesto dell’ attore possono esaltare innovazione nella scena - | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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musica mancano della specifica materialità plastica mentre l' attore ed il coreografo sono prima creatori di forma | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
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bernardi la spezza colla maestria d’ un grande attore tragico e mi fa piombare a gambe larghe | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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nell’ uscire dalla carlinga mi svestii come un attore mi tolsi i fili come un fantoccio meccanico | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
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- scenoplastlca - scenodinamica spazioscenico - polidimensionale l' attore-spazio - il teatro poliespressivo l' arte scenica | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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- scenoplastlca - scenodinamica spazioscenico - polidimensionale l' attore-spazio - il teatro poliespressivo l' arte scenica | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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alla tecnica ed alla magia teatrale l' attore-spazio nel teatro tradizionale e antitradizionale contemporaneo si | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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alla tecnica ed alla magia teatrale l' attore-spazio nel teatro tradizionale e antitradizionale contemporaneo si | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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e antitradizionale contemporaneo si è sempre considerato l' attore quale elemento unico indispensabile e dominante l' azione | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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appia e tairoff hanno disciplinato la funzione dell' attore e diminuita la sua importanza craig lo | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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di colore appia stabilisce una gerarchia tra autore attore e spazio trairoff lo considera come un oggetto | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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tanti elementi di scena io considero l' attore come un elemento inutile all' azione teatrale e | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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pertanto pericoloso all' avvenire del teatro l' attore e l' elemento d' interpretazione che presenta le | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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teatrale rappresenta un assoluto nella trasposizione scenica l' attore rappresenta sempre il lato relativo infatti l' | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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il lato relativo infatti l' incognita dell' attore è quella che deforma e determina il significato | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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risultato ritengo quindi che l' intervento dell' attore nel teatro quale elemento di interpretazione sia uno | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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la personificazione dello spazio nella funzione di attore quale elemento dinamico interferenziale d' espressione tra l' ambiente | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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dinamica dell' ambiente scenico e la dinamica dell' attore-spazio in giuoco nella vicenda ritmica dell' atmosfera scenica | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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dinamica dell' ambiente scenico e la dinamica dell' attore-spazio in giuoco nella vicenda ritmica dell' atmosfera scenica | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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tre dimensioni alla creazione dello spazioscenico polidimensionale dall' attore umano alla nuova individualità scenica dell' attore spazio | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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dall' attore umano alla nuova individualità scenica dell' attore spazio da questo al teatro poliespressivo futurista che | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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uscire dal teatro pur detestandolo e già diventato attore in questo spettacolo generatore di spettacoli a catena | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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e portarlo di peso sul palcoscenico trasformandolo in attore che simboleggi il critico velenoso e a contrasto | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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