vedere
volere imputridire e che mai si può vedere in un vecchio quadro se non la faticosa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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ciò che il quadrato della finestra permette di vedere ma ci sforziamo di dare il complesso di | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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di comprensione ad un pubblico che continua a vedere come gli fu insegnato con occhi falsati dall' | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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di una delle due specie di ritmo vedere come esempio nelle prime battute del preludio del | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
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l' eroica o la pastorale non possiamo vedere quell enorme apparato di forze che rappresenta un' | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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aperti attenti forza che gioia vedere udire fiutare tutto tutto taratatatata delle mitragliatrici strillare | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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i picconi demolitori è un nuovo modo di vedere il mondo una nuova ragione di amare la | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
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di una immagine umana e ce lo fece vedere uomo fu un omone grande grande o | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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della gioia già scavata da un altro facendocela vedere già fuori senza insegnarci il modo di scuoprirla | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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sia stato per tutta la vita incapace di vedere da sé dovrà almeno ricordarsi in quell ora | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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prevedete fra i vostri figli un gobbo sappiate vedere uno storpio possibile nel vostro figlio più sano | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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cimiteri 9 non ridere nel vedere uno che ride plagio inutile ma ridere nel | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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uno che ride plagio inutile ma ridere nel vedere uno che piange sviluppare perciò quell istinto | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
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e del professorale è un nuovo modo di vedere il mondo una nuova ragione di amare la | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
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pubblico per abitudine e per infantile istintivismo vuol vedere il carattere di un personaggio risultare da una | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
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le primitività delle folle che alla fine vogliono vedere esaltato il personaggio simpatico e sconfitto l' antipatico | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
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allo slancio immaginativo mediante giocattoli fantastici da vedere con lenti cassettine da aprirsi di notte da | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
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abbaiare di fox-terrier folle io spero di vedere presto il danubio correre in linea retta a | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
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per la piccola zona chiara che ci fa vedere ma per il vasto brulichio oscuro che ci | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
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mi toglierò mai la benda dagli occhi per vedere a chi sia toccata la grazia l’ | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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di vino il cuore di cui si devono vedere i palpiti gli sbotta fuori dalla giacca e | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
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anche non artiste sia venuta a chiedere di vedere finalmente oggi cominciate a comprendere che per | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
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e del professorale è un nuovo modo di vedere il mondo una nuova ragione di amare la | ||
(1917) | ||
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che imitano giotto possiamo aspettarci naturalmente di vedere in codeste imitazioni rifare a poco a poco | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
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in parte superata io sono lieto di vedere il risveglio anche di questa roma che offre | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
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dunque gli uomini non hanno niente a che vedere col lusso il lusso non è cosa loro | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
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per rispondere a chi vuole ad ogni costo vedere un’ influenza del cubismo sul futurismo italiano ma | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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sul problema artistico di questi due aspetti di vedere e di sognare infiniti sono i tormenti | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
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della apparenza umana ne abbiamo abbastanza di vedere tutt' ora a questo pezzo di umanità grottesca | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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dotati di qualità artistiche e perciò incapaci di vedere creativamente come alla sensibilità totale e agli occhi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
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ieri concepivano artisticamente la guerra di domani farà vedere che anche i futuristi di oggi hanno dato | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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per esempio la guerra di domani farà vedere ai signori dal sorriso beffardo la inutilità di | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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le parole in libertà sono un nuovo modo di vedere l’ universo una valutazione essenziale dell’ universo come | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1937) | ||
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battuto o l’ ironia sbarazzina dell’ acrobazia vedere osservare sentire e interpretare le trasparenze finissime delle | ||
Tullio Crali (1940) | ||
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se è vero che nei conflitti bellici bisogna vedere i nemici è verissimo che per vederli meglio | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1942) | ||
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