essi
forse un balsamo ai loro mali poiché per essi l' avvenire è sbarrato ma noi non | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
biblioteche ma noi non saremo là essi ci troveranno alfine - una notte d' inverno | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
fiammeggiando sotto il volo delle nostre immagini essi tumultueranno intorno a noi ansando per angoscia e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
danze un' impetuosa zuppa di violinisti tziganeschi essi ci salutano clamorosamente inneggiando alla liberazione dell' ungheria | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
età del lavoro e dell' ordine in cui essi ritornano bruscamente da sodoma per fidanzarsi a una | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
musicisti futuristi io mi rivolgo ai giovani essi soli mi dovranno ascoltare e mi potranno comprendere | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
nuove presenti e vive mi seguano dunque essi fidenti e arditi per le vie del futuro | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
del melodramma come forma assurda e antimusicale essi d' altra parte confermano la tradizionale accusa di | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
melodrammatiche e sinfoniche ma nella loro impotenza essi si valgono nella loro ascensione di quella solenne | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
ignude fra le loro braccia forse speravano essi di fare impazzire di gelosia le stelle inafferrabili | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
schiacciare i vostri antichi confessori bizzarri inginocchiatoi essi agonizzano udite sotto questo crollare di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
trasformare completamente l' intellettualità spagnuola 1 essi devono per giungere a questo esaltare l' orgoglio | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
ci dichiariamo assolutamente opposti alla loro arte essi si accaniscono a dipingere l' immobile l' agghiacciato | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
se i nostri quadri sono futuristi è perché essi rappresentano il risultato di concezioni etiche estetiche politiche | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
pittori ha per noi lo stesso valore che essi attribuiscono a un progetto d' ingegneria la | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
si chiama i diritti e i doveri finché essi abbiano bisogno della sua protezione che l' | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
guerreggiano e lottano fate dei figli e tra essi in olocausto all' eroismo fate la parte del | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
intonare rumori non vuol dire togliere ad essi tutti i movimenti e le vibrazioni irregolari di | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
una tendenza verso le più complicate dissonanze essi allontanandosi sempre più dal suono puro giungono quasi | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
rumori e degli odori diremo soltanto che essi per ottenere questo risultato avrebbero dovuto distruggere | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e del rumore e dell' odore in pittura essi preferirono rinculare nella statica pur di ottenere una | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e i vostri figli non per fare con essi lunghi sbadigli di fame egli lavorò per | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fu dato il privilegio divino del riso essi non potranno mai comunicare con dio un | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
di pasta frolla per i più grandi ed essi se ne contenderanno allegramente le membra o | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
momenti della vostra gioia più intensa pensate essi ne toccano in quell istante il fondo e | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
guardarli ridendo a crepapelle come non si sentiranno essi padroni della gioia che è in fondo alla | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fermate a nessun grado del deforme del vecchio essi non hanno come il bello e il giovine | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
come il bello e il giovine un limite essi sono infiniti voi godrete di più a | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
amati e venerati o meglio ancora che essi aspettino il nemico cullandosi mollemente nelle graziose torpedini | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
rapporti logici che lo governano sono numerosi essi gli sono stati imposti dall' ambiente in cui | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
e tempi del verbo devono essere aboliti poiché essi fanno del verbo una ruota sgangherata di diligenza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
una piccola parte della mia aspirazione infatti essi stanno a testimoniare soltanto una forma transitoria un | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
perplessità a codesti sedicenti rinnovatori dell' architettura essi perseverano cocciuti con le regole di vitruvio del | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di sentire a lungo il loro fetore essi sospirano flebilmente sugli orrori della guerra o commemorano | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
dello sperpero affannoso donne toilettes champagne giuoco cavalli essi invocavano senza saperlo la grande atmosfera esplosiva ed esaltante | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
con l' arte coll' amore o colla politica essi sentono oggi la necessità di rischiare tutto in | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
e creativo assolutamente distinto dai precedenti sebbene ad essi intimamente collegato come vuole la necessità storica di | ||
Aldo Palazzeschi; Giovanni Papini; Ardengo Soffici (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
per molto tempo se ne accorgeranno appena essi troveranno sempre ad ogni modo sul nostro suolo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
diluitori delle verità plastiche dei veri maestri essi hanno dato alla debole ignorante provinciale impulsiva sensibilità italiana | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
mio sguardo o allucinati da un mio sorriso essi sentivano il bisogno femminile di applaudire ciò che | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
e del meccanico che ve lo monta essi ne parlano come della cosa più evidente e | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
con cui si pretende di spiegare tutto essi sono formati di termini vaghi e vuoti di | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
dello sperpero affannoso donne toilettes champagne giuoco cavalli essi invocavano senza saperlo la grande atmosfera esplosiva ed esaltante | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
puntate coll' arte coll' amore o colla politica essi sentono oggi la necessità di rischiare tutto in | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
tutti i problemi sardi partendo dal concetto che essi formavano una vasta e formidabile questione nazionale | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
domandatelo ai motoristi agli chaffeurs ai macchinisti essi sentono quando il motore ha la ripercussione del | ||
Arnaldo Ginna (Ginanni-Corradini) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di sentire a lungo il loro fetore essi sospirano flebilmente sugli orrori della guerra o commemorano | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
dello sperpero affannoso donne toilettes champagne giuoco cavalli essi invocano senza saperlo la grande atmosfera esplosiva ed esaltante | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
puntale coll' arte coll' amore o colla politica essi sentono oggi la necessità di rischiare tutto in | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
che vibrano sotto le dita degli ingegneri essi vivono in camere d' alta tensione in cui | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
e la ventilazione sono regolati da rapidi meccanismi essi sentono finalmente la pienezza e la solidità resistente | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
dissodare o inaffiare terre e fogliami elettricamente essi regolano dall' alto dei loro monoplani per mezzo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
cantiamo il trionfo sempre crescente della macchina che essi maledivano stupidamente i nostri padri simbolisti avevano | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
di primato e di libertà sull’ adriatico essi non credono che l’ italia abbia la capacità | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
la pace robusta dei forti sull’ adriatico essi non sono dunque gl italiani con i quali | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
romantica che il mondo tratta e tanto meno essi trattano questa è l’ italia degli ottocentomila | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
bivio prevalenza italiana o prevalenza d’ altri chiunque essi siano nell’ adriatico gl italiani non esitano | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
gl italiani non esitano ed ecco che essi sono disposti a tutto compiere per vincere | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
di storia e di razza e di volontà essi non trattano che con noi l’ ingerenza | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
leggerezze e pazzie degli artisti non impedissero ad essi per le prevenzioni del pubblico di partecipare allo | ||
Emilio Settimelli (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
dall’ impresa a cui sono adibiti 2° essi partecipano alla sua gestione saranno rappresentati alle assemblee | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
loro posto nel consiglio di amministrazione 3° essi avranno un diritto di credito eventuale sull’ effettivo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
oggetti devono essere storti o mal fatti poichè essi dimenticano che lo storto e il mal fatto | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
cogli odori della pelle spesso si combinano con essi spiacevolmente sempre distraggono e astraggono l' olfatto-immaginazione del | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
riposante e fissa che il comunismo promette essi vogliono la vita senza sorprese la terra liscia | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
possiamo accettare le astuzie dei socialisti ufficiali essi 1 dichiarano che bisognava evitare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
travaglio febbrile riusciranno ad attenuare il dolore essi risolveranno il problema del benessere come soltanto può | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
agamennone oreste clitennestra ma chi son essi chi se ne frega più avvenimenti | ||
Jannelli, Guglielmo; Nicastro, Luciano; Di Giacomo, Giovanni Antonio (Vann'Antò); Carrozza, Francesco; Raciti, Aldo (1921) | ||
vedi testo esteso | ||
ne può fare a meno ma accanto ad essi sia glorificato un giovane siciliano d’ oggi | ||
Jannelli, Guglielmo; Nicastro, Luciano; Carrozza, Francesco (1921) | ||
vedi testo esteso | ||
è maggiormente sentita dai poeti con spiccata sensibilità pittorica essi crearono tavole parolibere che sono veri e propri quadri | ||
Angelo Rognoni (1922) | ||
vedi testo esteso | ||
uniti fili stagnola piume veli ecc ad essi potranno pure essere applicate inferiormente delle tavole tattili | ||
Angelo Rognoni (1922) | ||
vedi testo esteso | ||
tedeschi e russi verso l' arte meccanica ma essi quasi sempre si fermarono all' esteriorità della macchina | ||
Enrico Prampolini; Ivo Pannaggi; Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
tropicali a grande sviluppo da noi poco conosciute essi lasciano completamente indifferenti od arrivano anzi ad urtare | ||
Fedele Azari (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
di vita-istinto e di intelligenza meccanica proiettate in essi dall’ inventore che le creò ma che diventano | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
sono la consolazione dei collezionisti che temono anch essi egualmente l’ accusa di futurista e l’ accusa | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
destra moderatissimi e pratici attaccati alla tradizione essi tentano prudentemente il nuovo per trarre dall’ una | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
dispetto della voluminosa pastasciutta quotidiana nel mangiarla essi sviluppano il tipico scetticismo ironico e sentimentale che | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
gli occhi dei convitati di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi non mangeranno | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
vivande che essi mangeranno e di altre che essi non mangeranno per favorire la curiosità la sorpresa | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
ma generalmente non sono dei simultaneisti infatti essi alzano gli occhi dal foglio ad ogni mutar | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
diversi aeroplani volanti che reciteranno in cielo essi lanceranno da un capo all’ altro dell’ immenso | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
futurismi stranieri tutti derivanti dal nostro antitalianamente essi dimenticano per esempio questa esplicita dichiarazione del poeta futurista | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
non vengono negati dagli architetti moderni ma ad essi si aggiungono i materiali nuovi più corrispondenti nella maggioranza | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
in media pagare i debitori i creditori essi pure si avvantaggeranno di questa chiarificazione delle posizioni | ||
Camuzzi, Carlo (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
tedeschi e russi verso l' arte meccanica ma essi quasi sempre si fermarono all' esteriorità della macchina | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
sempre si fermarono all' esteriorità della macchina perciò essi realizzarono soltanto pitture puramente geometriche aride ed esteriori | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
ho messo in ordine i titoli dei quadri essi che rappresentato ancora oggi un’ avanzatissima forma d arte | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
dopo avere agito cosi da attori recitando anch essi con le velocità dei loro radio-telefono a guisa | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
ripararci dal freddo i vetri invece no essi se sono sfruttati veramente come vetri cioè vi | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
sono la consolazione dei collezionisti che temono anch essi egualmente l’ accusa di futurista e l' accusa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
futuro parthénis e tombros ammirateli a essi a voi il conforto di glorificare la grecia | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
di questi poveri giovani-nati-vecchi ve ne sono purtroppo essi guastano la digestione a chiunque specie alle donne | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
estetico e fiammeggiante degno della vita ch’ essi vissero il defunto macchinantropo con rito austero | ||
Scurto, Ignazio (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
estetico e fiammeggiante degno della vita ch’ essi vissero il defunto macchinantropo con rito austero | ||
(1933) | ||
vedi testo esteso | ||
culto del libro biblioteche musei e professori essi hanno adorato e adorano la vita nella sua | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
di coraggio temerario e innamorati di ogni pericolo essi arricchirono l' arte e la sensibilità artistica col succo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
pacifista pronti ad imboscarsi al minimo pericolo essi ignorano che impero significa guerra vorrebbero conquistarlo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
e sentono profondamente questa epoca in cui viviamo essi dopo aver volato studiato analizzato le nuove bellissime | ||
Munari, Bruno; Manzoni, Carlo; Furlan, Gelindo; Ricas, Riccardo; Cassolo Bracchi, Regina (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
intelligenze e sorta in mezzo agli uomini ed essi ad essa si stringono ciascuno le vuol | ||
(1935) | ||
vedi testo esteso | ||
anche qualche concorso qualche premio di propaganda essi stimolerebbero l' artista verso questa forma d arte palpitante | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
esaminati valutati valorizzati o cestinati ma occorre che essi diventino di dominio pubblico e suscitino commenti e | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
volumi ai piani ed alle linee complementari essi hanno ridatto alle costruzioni rinnovato splendore ed agli | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
rombo delle squadriglie d’ africa e di spagna essi forzano la loro ispirazione i poeti italiani | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
sarebbe un' amicizia assurda certamente e fra essi cangiullo autore di caffè concerto alfabeto a sorpresa | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1942) | ||
vedi testo esteso | ||