siano
sono fuggiti meglio così presto siano divelti i parafulmini e le statue saccheggiamo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
autorità tutti i diritti e tutti i poteri siano brutalmente strappati ai morti e ai moribondi e | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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bisogna pure che tutti i vostri letterati siano mondani poiché voi non potete concepire un romanzo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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culto a questi depositari delle leggi estetiche dove siano oggi le opere di giovanni segantini domandate loro | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1910) | ||
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odierna incessantemente e tumultuosamente trasformata dalla scienza vittoriosa siano sepolti i morti nelle più profonde viscere della | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1910) | ||
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sono fuggiti meglio così presto siano divelti i parafulmini e le statue saccheggiamo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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questi nostri saldi principi 1 siano concesse all' individuo e al popolo tutte le | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
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generazione in generazione a costruire fantocci non si siano ancora chiesti perché le sale di scultura siano | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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siano ancora chiesti perché le sale di scultura siano frequentate con noia ed orrore quando non siano | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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siano frequentate con noia ed orrore quando non siano assolutamente deserte e perché i monumenti si inaugurino | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
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di movimenti ma che i movimenti dell' una siano una specie di ritmo e quelli dell' altra | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
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una specie di ritmo e quelli dell' altra siano di un' altra specie i tempi fra | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
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e ternario e la formazione dei ritmi misti siano di una libertà ritmica assolutamente nuova e come | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
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uno sbocciare è l' unione carnale quali si siano i segreti che uniscono gli esseri la sintesi | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
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esclusivamente procreazione ma la lussuria quali si siano gli aspetti sotto i quali si manifesta detti | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
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dei suoni si convinceranno di quanto i primi siano più numerosi dei secondi questo ci darà | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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dotate di un mediocre orecchio musicale che siano sensibili per l’ orecchio umano le differenze minori | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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molto più forti e sensibili che non lo siano nei suoni propriamente detti e comunemente adoperati | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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ma permane la sensazione che i colpi non siano uguali se ascoltiamo attentamente ci accorgiamo che | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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per quanto le parole forma e contenuto siano distinzioni scolastiche e superficiali che esprimono la stessa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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tempo prossimo noi chiediamo sin d' ora che siano per primi processati sotto l' accusa di truffa | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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questi nostri saldi principii 1 siano concesse all’ individuo e al popolo tutte le | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1915) | ||
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prevalenza italiana o prevalenza d’ altri chiunque essi siano nell’ adriatico gl italiani non esitano ed | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
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incendiare biblioteche e musei non è perchè non siano capaci d’ apprezzare quanto c’ è di veramente | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
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sacrifici ma io spero che queste doti siano possedute in gran copia dai futuristi italiani questo | ||
Emilio Settimelli (1917) | ||
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si impongono a tutti non appena le si siano enunciate ma il futurismo ha dentro di | ||
Emilio Settimelli (1917) | ||
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nessuno 2° nel groviglio delle tendenze avanguardiste siano esse semi-futuriste o futuriste domina il colore | ||
Balla, Giacomo (1918) | ||
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mettere in evidenza quanto dannosi per noi giovani siano i precetti di quei mentecatti burloni che ci | ||
Gino Galli (1920) | ||
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di stazioni ferroviarie fischi e pennacchi di locomotive siano rappresentati eschilo sofocle euripide se proprio non se | ||
Jannelli, Guglielmo; Nicastro, Luciano; Carrozza, Francesco (1921) | ||
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che le lettere di cambio e le assicurazioni siano a carico di chi deve rispondere del trasporto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1923) | ||
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2° che questi mezzi espressivi ed elementi meccanici siano coordinati da una legge lirica originale e non | ||
Enrico Prampolini; Ivo Pannaggi; Vinicio Paladini (1923) | ||
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i popoli dai più antichi ai più selvaggi siano dominati da una produzione che si basa sulle | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
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il pelo del signore quando entrambi i capelluti siano assenti sicché il non senso di chiamare | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
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a questo punto è logica una domanda quali siano i sintomi della rinnovata spiritualità che deve caratterizzare | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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deve caratterizzare il trionfo dell’ arte moderna quali siano gli elementi che informano l’ esistenza di un’ | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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di gravità letteraria deve esprimersi con parole in libertà siano però queste nella loro alata leggerezza essenziale guidate | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
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gatti o dei cani unico posto dove non siano ridicole liberatevi dal peso della moda straniera | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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anacronistiche e ridicole le vecchie forme metriche quando siano adottate per esprimere la nostra inquieta vertiginosa sensibilità | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
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barbe che le barbe in linea generale siano state individuate colpite strappate e sfilacciate nelle più | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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intuitivamente di sana pianta numerose nuove afriche che siano afriche esistenti 8 scoprire le bellezze | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia); Sansoni, Guglielmo (Tato); Cocchia, Carlo (1934) | ||
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accuratamente elettromeccanico aggiungiamo che per disadatti che siano i teatri esistenti non lo saranno mai quanto | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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vecchie commedie con lunghi vomiti freudiani di banalità siano relegati nella farmacologia come sonniferi sicuri da prescrivere | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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