lontano
nostra sensibilità in un' urna funeraria invece di proiettarla lontano in violenti getti di creazione e di azione | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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contro di noi i nostri successori verranno di lontano da ogni parte danzando su la cadenza alata | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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da ogni parte fratello mormorò scaccia lontano da me codeste api che ronzano sulla rosa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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rovine dell’ europa ed entrammo nell’ asia sparpagliando lontano le orde terrorizzate di podagra e di paralisi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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e d’ impossibili zig-zag tutt’ intorno da lontano l’ odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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che si sforza di seguirci non è lontano il giorno in cui per forza si dovranno | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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nella via noi vediamo il cavallo che passa lontano i nostri corpi entrano nei divani su | ||
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910) | ||
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anche alessandro glazounow pur rimanendo ancora primitivo e lontano da una pura ed equilibrata concezione d' arte | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
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fare impazzire di gelosia le stelle inafferrabili perdute lontano nell' abisso delle notti oppure la paura | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
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parte -fratello - mormorò - scaccia lontano da me codeste api che ronzano sulla rosa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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rovine dell' europa ed entrammo nell' asia sparpagliando lontano le orde terrorizzate di podagra e di paralisi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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e d' impossibili zig-zag tutt' intorno da lontano l' odio illimitato segnava il nostro orizzonte irto | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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nella via noi vediamo il cavallo che passa lontano i nostri corpi entrano nei divani su | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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alleggerirle perché il vostro gesto immensificato possa lanciarle lontano spiegate sopra un oceano più vasto noi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
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in alto nella gabbia invetriata della parentesi lancia lontano tutt' intorno la sua luce girante il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
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giappone e la stazione di benikou appare da lontano ai viaggiatori della transiberiana come una gigantesca piramide | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
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loro concittadini e brutalmente vomitati dalle artiglierie laggiù lontano contro eserciti nemici gloria all’ indomabile cenere | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
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parole scoppianti urlanti fischianti sibilanti si intersecano sprizzano lontano si espandono si tuffano si librano sono obbligate | ||
Angelo Rognoni (1922) | ||
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altre idee comicissime a guisa di acqua schizzata lontano di cerchi concentrici di acqua o di echi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
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di fissare la sintesi dei valori storici o religiosi lontano dalle ragioni personali di sensibilità per rispondere ad | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
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esperienze originali per nuove sensazioni un oggetto lontano dal nostro tempo è fatto di riminiscenza manca di | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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un sistema costruttivo pittorico oltre tutto sintetico cioè lontano dai vecchi arabeschi e dai vecchi intrichi di | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
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forze misteriose compenetrazione e simultaneità di tempo spazio lontano vicino esterno interno vissuto sognato architettura pura | ||
(1929) | ||
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i paesaggi i cieli le luci il lontano e il vicino il passato e il raggiunto | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
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di fatti non regge coloro che vivono lontano dalle città tessute di velocità incrociate possono godere | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
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crivellato di ferite medaglie e follie che lanciava lontano con un gran gesto urlato prospettive di battaglie | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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ottimismo e il piacere di vivere fuori e lontano da ogni crepuscolarismo nostalgico e da ogni tormentato | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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ingegni più ispirati come pratella e màlipiero lontano da ogni sintesi in un primitivismo artificiale e | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Aldo Giuntini (1934) | ||
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2 d’ altra parte nulla è più lontano dalle grandi masse degli spettacoli di teatro morto | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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l' evanescenza della simultaneità forma colore concreto astratto lontano vicino presente suggerito vita aerea di montagne laghi mari | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
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alle prime compenetrazioni di piani tempo-spazio concreto astratto lontano-vicino che per ottenere simultaneità squilibravano o rovesciavano il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1940) | ||
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alle prime compenetrazioni di piani tempo-spazio concreto astratto lontano-vicino che per ottenere simultaneità squilibravano o rovesciavano il | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1940) | ||
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così la depone in un punto del selciato lontano dai piccirilli e piccirelle che continuando a dormire | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1941) | ||
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sue musiche compenetrazione di tempo-spazio concreto-astratto interno-esterno vicino-lontano veduto-sognato per una più espressiva sintesi suggerita ad | ||
Peruzzi, Osvaldo (1941) | ||
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sue musiche compenetrazione di tempo-spazio concreto-astratto interno-esterno vicino-lontano veduto-sognato per una più espressiva sintesi suggerita ad | ||
Peruzzi, Osvaldo (1941) | ||
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andava soggetto a vasti allagamenti che luccicavano di lontano dandogli l’ apparenza di un acquitrino alberato | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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romantica lacrimogena la donna eternamente agganciata ad un lontano sospiro nell’ arte abbiamo la poesia nostalgica | ||
Maria Goretti (1941) | ||
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proprio paese così come il selvaggio si tiene lontano dai saloni elettrizzati della festa al castello | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1942) | ||
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