spettatore
poste davanti a noi noi porremo lo spettatore nel centro del quadro come in tutti | ||
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910) | ||
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uni dagli altri per far vivere lo spettatore al centro del quadro secondo l' espressione del | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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modo la tela dipinta con l' anima dello spettatore ci ha spinti a dichiarare che questo deve | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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queste linee-forze devono avviluppare e trascinare lo spettatore che sarà in qualche modo obbligato a lottare | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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interna preparano musicalmente ed aumentano l' emozione dello spettatore noi creiamo così in qualche modo un | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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della colla forte su alcune poltrone perché lo spettatore uomo o donna che rimane incollato susciti l' | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
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la costruzione architettonica a spirale crea davanti allo spettatore una continuità che gli permette di seguire attraverso | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
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ottica fotografica operando direttamente sull’ animo dello spettatore e attraverso alla sua sensibilità esse vogliono avere | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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viene a formare per la pronta sensibilità dello spettatore una rete suggestiva di proposte emotive emananti dalle | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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del quadro favorevole e adatto a formare nello spettatore quello stato d’ animo da me prescelto e | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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su criteri ritmico-plastico-architettonici agenti direttamente sulla sensibilità dello spettatore realizzati da un artificio capace soltanto di fissarli | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
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colori e la scena stessa dovranno destare nello spettatore quei valori emotivi che nè la parola del | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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inerpicandosi tragicamente o voluttuosamente esibendosi desteranno inevitabilmente nello spettatore nuove sensazioni nuovi valori emotivi guizzi e | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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e coordinate in una sapiente successione danno allo spettatore l' immediata e chiara comprensione di quanto si | ||
Fedele Azari (1919) | ||
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riposanti tanto per il pittore che per lo spettatore certe rozzezze e certe semplicità bottiglie storte | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
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o provocare albe e tramonti a piacimento dello spettatore rendere cioè l’ opera d’ arte | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
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impressionismo sintesi di forma colore lo spettatore nel centro del quadro dinamismo plastico stati d | ||
(1929) | ||
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espressione tra l' ambiente scenico e il pubblico spettatore costituisce una delle più importanti conquiste per la | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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della azione unica occorre coraggiosamente liberare lo spettatore dalla sua immobilità servile e sottomessa e metterlo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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quinte alti due metri intorno ai quali ogni spettatore nella sua poltrona-tavolo girevole si muove seguendo con | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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ogni volta cancellati da speciali aspiratori lo spettatore gode per esempio una fantastica baldoria di studenti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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permettono il necessario riordinarsi della fantasia agitata dello spettatore il crescendo emozionante dei diversi spettacoli culmina | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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benedetta dottori o di fillia proiettata lo spettatore ne gode immerso in adatte o contrastanti atmosfere luminose | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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di mino somenzi alla divertente esplosione del futurista spettatore il passato non esiste la noia millenaria | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1933) | ||
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scoppia l’ ilarità generale e la fuga dello spettatore inveito dalla moglie vieni via imbecille sì imbecille | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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suoi multiformi e mutevoli aspetti per dare allo spettatore la sensazione tutta futurista di essere al centro | ||
Peruzzi, Osvaldo (1941) | ||
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