qualche
grande estetica futurista potranno sempre servire a schiacciare qualche lurido e grottesco professore nordico dal cappelluccio tirolese | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
quasi una realtà che facilmente potremo controllare fra qualche anno avrete certamente udite le osservazioni che | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
l' educazione della macchina e s' imparentarono in qualche modo coi motori per preparare la formazione | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
funzione distributrice il cuore deve diventare in qualche modo una specie di stomaco del cervello che | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
delle scortesie ed eccole voi siete in qualche modo vittime del vostro tradizionalismo color di medio | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
giovanotti di vent' anni sono quasi tutti per qualche tempo omosessuali questo loro gusto rispettabilissimo si | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
la vostra maturità intellettuale voi potete anche sembrare qualche volta un popolo in formazione voi avete | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
esclusivo d' impotenti direttori di conservatorio e di qualche prete incompleto 11° provocare nei pubblici un' | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
di sdoppiarsi fra due culture una trapassata di qualche secolo l' altra contemporanea inconciliabili fra di loro | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
intervalli artificiosa limitazione dell' espressione che ci fa qualche volta rimpiangere l' efficacia della parola concludiamo | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
del passato il dramma moderno deve riflettere qualche parte del gran sogno futurista che sorge dalla | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
desiderio d' intensificare l' emozione estetica fondendo in qualche modo la tela dipinta con l' anima dello | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
avviluppare e trascinare lo spettatore che sarà in qualche modo obbligato a lottare anch egli coi personaggi | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
emozione dello spettatore noi creiamo così in qualche modo un ambiente emotivo cercando a colpi d' | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
grecia e di michelangiolo che è sopportato con qualche serietà d' ingegno in francia e nel belgio | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
credere con fervore ma occorre propugnare e determinare qualche norma che segni una strada alludo al | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
degli egizi dei primitivi o dei selvaggi come qualche scultore moderno ha disperatamente tentato per liberarsi dal | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
peso di tutti gli ostacoli e diventa in qualche modo la preda di una strana spontaneità di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
assai lungi dal cervello che anch esso in qualche modo staccato dal corpo e divenuto aereo guarda | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
tempesta gl'impressionisti nella loro audace rivoluzione fecero qualche confuso e timido tentativo di suoni e rumori | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
quando si parla di architettura si pensa a qualche cosa di statico ciò è falso | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
invece secondo la scala temperata e se qualche raro concertista sopratutto suonando senza accompagnamento segue l’ | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
sintesi integrale della vita per aiutare in qualche modo l' intuizione del mio lettore ideale io | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
della platea dei palchi e della galleria qualche proposta a caso mettere della colla forte su | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
il resto se per caso vi entra qualche opera viva noi vediamo ripetersi all' infinito il | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
quella del nostro connazionale medardo rosso se qualche critico ne scrive lo fa di sfuggita e | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
da un palco un gruppo di tedeschi urla qualche cosa d’ incomprensibile dal punto di vista | ||
Carrà, Carlo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
a tutta la vostra serietà se volete comprendere qualche cosa di lui e della sua creazione e | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
x non è vero la rottura di qualche tasto è un attacco di pazzia furiosa | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
vitruvio del vignola e del sansovino e con qualche pubblicazioncella di architettura tedesca alla mano a ristampare | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
4 - che la decorazione come qualche cosa di sovrapposto all' architettura è un assurdo | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
a prolungare un colloquio a due fare accadere qualche cosa che lo interrompa un vaso che cade | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
in modo che sembri ad ogni istante che qualche bomba debba scoppiare fuori per es il marito | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
inghilterra o di germania intuì prima di noi qualche cosa di simile o di analogo soltanto | ||
Giacomo Balla; Fortunato Depero (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
nelle quali il mio intervistatore inglese trovò allora qualche cosa di vero di pratico e di patriottico | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
ricerca e di scuola rianima lo spirito di qualche artista durante gli anni che precedettero e seguirono | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
personalità-plastica ma col brusco e affrettato appropriarsi di qualche lato esterno che mascherato con particolari sentimentali e | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
delle vostre opere che sembrano fatte apposta per qualche esposizioncina di beneficenza in un grand-hôtel vi | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
scettici sull' avvenire vi fa cercare pace dopo qualche anno o mese di lotta vi spinge a | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
che il declamatore deve anch esso sparire in qualche modo nella manifestazione dinamica e sinottica delle parole in libertà | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
e di fatica a immagazzinare nel proprio cervello qualche centinaio di volumi contenenti una accurata relazione di | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
ciò che è stato fatto per poter fare qualche cosa di nuovo noi esortiamo invece i | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
quando gli incendi e i torrenti hanno risparmiato qualche cosa arrivano come treni diretti come nembi di | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
caporale che è stato al fronte può raccontarvi qualche cosa di simile io vi posso dire | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
quasi dappertutto una forma sciupata esso diede qualche buon risultato creò l' illusoria partecipazione delle maggioranze | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
vite non credano a chi cede loro qualche terra italiana costoro sono i mezzani della | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
paurosa l' umanità ha bisogno ancora di qualche iniezione di siero futurista con tutto ciò | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
tirar di fioretti imbrogliati da bottoni di velluto qualche cosa come un sandwich di caviale o una | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
caviale o una bibita aromatica piacevole eccitante di qualche ora di svago letteratura ed arte auliche | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
essere futurista se il futurismo si concretasse in qualche cosa già fatta quindi sorpassabile e vecchia che | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
il grido dall' arme lanciato da noi futuristi qualche anno fa contro le accademie ecc ha raggiunto | ||
Enrico Prampolini (1918) | ||
vedi testo esteso | ||
fisicamente ad imitazione della realtà alla quale in qualche modo deve conformarsi ispirandovisi la pittura ornamentale | ||
Bragaglia, Anton Giulio (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ avvenire se le classi dirigenti hanno qualche incertezza qualche ondeggiamento nell’ applicazione di questo principio | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
se le classi dirigenti hanno qualche incertezza qualche ondeggiamento nell’ applicazione di questo principio sono perdute | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
e delle compenetrazioni grida con gioia finalmente vedo qualche cosa vede la bottiglia le perdona di | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
tutti bolscevichi e che l' arte futurista fu per qualche tempo arte di stato in russia le | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
officina policromia di vita-rumore fontana di genialità qualche cosa bolliva in noi da tanto tempo e | ||
Roberto Clerici; Michele Leskovich; Pietro Albrighi (1921) | ||
vedi testo esteso | ||
romani ciò è avvenuto all' amico coppola qualche tempo fa in un articolo sulla grandezza d' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1922) | ||
vedi testo esteso | ||
parete di una sala del vaticano già decorata qualche anno prima dal pennello del sodoma fece raschiare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
di potersi dedicare a turno e solo a qualche ora al giorno al piacevole passatempo di guidare | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
automobilista nei campi d’ avazione si verifica qualche volta che tutti o quasi tutti i motori | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
macchine è dato dal migliore funzionamento che da qualche tempo hanno gli avviamenti elettrici per automobili | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
ih quell epoca e l’ arte era veramente qualche cosa di profondo e di sentito l’ | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
d’ altronde assurdo parlare di novecento come di qualche cosa di contrapposto all’ ottocento mentre la civiltà meccanica | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dal 1913 fino ad oggi tolto qualche sporadico tentativo dopo 20 anni di paralisi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
con pure linee ma in cui rimane ancora qualche preoccupazione estetica architetturale-pittorica fig 7 | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
da parte dei conservatori per la mancanza di qualche cosa davanti magari di un cavallo finto | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
non ci sia il tempo di lasciar cadere qualche tonnellata di esplosivo e che comunque nulla caschi | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
questo manifesto farà buscare un inatteso straordinario di qualche settimana ai placidi custodi sonnacchiosi di tutte le | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
drammatico altissimo compito unico che ritengo possa portare qualche contributo effettivo alla soluzione pratica dell' argomento | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
pura non mi si può accusare di difendere qualche cosa di statico io sono il primo | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
spirituale palazzi delle poste stazioni federazioni ecc richiedono qualche cosa di più del semplice mobile e della | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
d' ogni abitudine tradizionale la possibilità di vivere qualche tempo in africa a condizione che non ne | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Colombo, Luigi (Fillia); Sansoni, Guglielmo (Tato); Cocchia, Carlo (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
alla prossima mostra sindacale sarebbero urgenti anche qualche concorso qualche premio di propaganda essi stimolerebbero | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
mostra sindacale sarebbero urgenti anche qualche concorso qualche premio di propaganda essi stimolerebbero l' artista | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
e di una ditta il promuovere poi qualche modesto concorso per qualche cartello pubblicitario sarebbe una | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
il promuovere poi qualche modesto concorso per qualche cartello pubblicitario sarebbe una speculazione propagandistica efficace ed | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
vedi testo esteso | ||
una materia nata ieri anzi si usa da qualche anno a tinta unica per i cosidetti mobili | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
di serenità appena turbata o forse accentuata da qualche nuvoletta ribelle il pensiero non trovando gli elementi | ||
Tullio Crali (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
pur con quell inconfessato desiderio avevo sentito che qualche cosa una specie di malefico influsso mi spingeva | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
tutti i luoghi che nascondono la storia di qualche delitto mostruoso o di qualche terribile nefantezza umana | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
la storia di qualche delitto mostruoso o di qualche terribile nefantezza umana non potevo mai fare | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
terra che se lo stava golosamente ciccando con qualche rigagnolo nero qua e là per i labbroni | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
vedi testo esteso | ||
bisogna abolire il decorativo la decorazione come qualche cosa di sovrapposto all' architettura è un assurdo | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||