quei
pieni d’ una biancheria fumigante inutile bucato di quei puri lavati già da ogni sozzura di logica | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
bei leoni indifferenti che non li sentivano e quei bizzarri cavalieri esultavano ai tranquilli colpi di coda | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
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sua spensieratezza infantile ruskin avrebbe certamente applaudito quei passatisti veneziani che hanno voluto ricostruire l' assurdo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
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atmosfera abbagliante d' ebbrezza intellettuale noi disprezziamo tutti quei lavori che vogliono soltanto commuovere e far piangere | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
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pieni d' una biancheria fumigante inutile bucato di quei puri lavati già da ogni sozzura di logica | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
bei leoni indifferenti che non li sentivano e quei bizzarri cavalieri esultavano ai tranquilli colpi di coda | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
noi non vediamo alcuna differenza fra uno di quei nudi che si chiamano comunemente artistici e una | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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è invece una differenza enorme fra uno di quei nudi artistici e la nostra concezione futurista del corpo | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
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fatto anzi deve essere avvenuto contemporaneamente perché a quei tempi la poesia non andava mai disgiunta dalla | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
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de mortali quanto son difettivi sillogismi quei che ti fanno in basso batter l' ali | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
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mano e impossibile rendersene conto in quei momenti io non ho potuto notare dal punto | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
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azzannarlo sminuzzarlo sparpagliarlo all' infinito nel centro di quei tam-tuuumb spiaccicati ampiezza 50 chilometri quadrati balzare | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
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quanto pare non hanno le qualità necessarie quei mercanti acquistano invece a grandi mucchi tutte le | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
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però mentre una certa quantità di uno di quei generi ritenuti da lungo tempo commerciabili acquista sopra | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
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del cartone della fibra tessile e di tutti quei surrogati al legno alla pietra e al mattone | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
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vuotezza con l' apparente novità esterna in quei programmi che sembrano colpi di rinnovazione e scoperte | ||
Aldo Palazzeschi; Giovanni Papini; Ardengo Soffici (1915) | ||
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una parola questa parola dev' essere ripiena di quei significati da noi posti in principio e si | ||
Aldo Palazzeschi; Giovanni Papini; Ardengo Soffici (1915) | ||
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parigi nella vera fucina del rinnovamento pittorico europeo quei negozianti e quegli artisti non esistevano affatto | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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morelli michetti dalbono gemito d' orsi ecc quei negozianti e quelle vendite famose furono disastrose per | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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dare un vero fremito nuovo ad uno di quei guappi o ad una di quelle prostitute che | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
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loro scafi mal sicuri bisogna liberarsi di quei frasari convenzionali e troppo comodi con cui si | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
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di serve del realismo e ad innalzarle verso quei limiti possibili dell' astrazione - dove un puro | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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più espressiva di istrumenti dell’ orchestra trattato con quei privilegi che gli spettano per la sua potenza | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
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morire il gregge brucia per avere dell' erba quei boschi che la speculazione dei carbonari ha risparmiato | ||
Marica, Pasquale (1916) | ||
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e la scena stessa dovranno destare nello spettatore quei valori emotivi che nè la parola del poeta | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
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le stesse labbra che ci avevan fischiati quei moribondi avvelenati da una epidemica viltà furono presi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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tellurica sono finalmente utilizzate quegli innumerevoli parafulmini quei pali accu-mulatori sparsi all’ infinito per le risaie | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
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verso la luna urrà urrà per quei treni che corrono laggiù velocissimi treni di | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
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irti di proboscidi scintillanti puntate sul nemico quei mostri bevitori d' aria sono guidati facilmente da | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
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ciel intérieur où fleurit la beauté per quei geni non esisteva poesia senza nostalgia senza evocazione | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
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nostra gli alleati non si fidino di quei pedanti di quei sofisti di quegli accademici di | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
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alleati non si fidino di quei pedanti di quei sofisti di quegli accademici di quei mestatori che | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
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pedanti di quei sofisti di quegli accademici di quei mestatori che darebbero loro una italia mutila ancora | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
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avuto dei paladini e si è concessa a quei pochi privilegiati che lottando l’ hanno vissuta nella | ||
Enrico Prampolini (1918) | ||
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nazionale a limitare quello dell’ individuo rappresentata da quei mille o duemila o diecimila operai che furono | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
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non era in realtà che analisi insufficiente quei primitivi ci sembrano sintetici perché avevano poca abilità | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
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ecc sono facilissime in quanto quelle bottiglie o quei vasi possono essere storti e deformi in qualunque | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
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dannosi per noi giovani siano i precetti di quei mentecatti burloni che ci saltano con una ragionare | ||
Gino Galli (1920) | ||
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czarismo ora è una difesa guerresca di quei medici sociali che si trasformano in padroni del | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
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vincere senza l' esempio e l' intelligenza di quei piccoli borghesi tenenti eroici è inoltre indiscutibile | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1920) | ||
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io incomincio ad es per strappare uno di quei peli corti pele corte che rivestono il capo | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
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prospettiva e l’ anatomia vanto degli esaltatori di quei periodi non sono certo sensibilità para ma calcolo | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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del 700 nell' arcoscenico dei teatri di quei tempi si sono trasformati oggi in rappresentazioni plastiche | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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navi sia da guerra che mercantili in tutti quei casi cioè che richiedono grande affidamento di resistenza | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1932) | ||
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dal petto dei nostri uomini sono ridicoli quei giovinetti e quei ragazzi incravattati come diplomatici o | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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nostri uomini sono ridicoli quei giovinetti e quei ragazzi incravattati come diplomatici o come notai accidiosi | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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vero amore e con fede molto maggiore di quei poeti che ancora oggi si immalinconiscono guardando la | ||
Giovanni Gerbino (1933) | ||
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di ricchezze corrisponda una adeguata facoltà di usare quei mezzi tecnici d’ espressione che solo l’ artista | ||
Govoni, Corrado (1933) | ||
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allora che poteva anche illudersi di poter rivivere quei fatti eroici o sentimentali oggi sarebbe un | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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per la tradizione e l’ educazione protestante di quei popoli ma in italia in francia e | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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di braccia e nessuno capisce per quale ragione quei personaggi si disperino tanto dialoghi ansiosi di | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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ogni incisività 6 sono fuori strada quei registi che credono di poter scoprire nel rozzo | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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cane da caccia che avrebbe voluto balzar dentro quei trifoglieti ronzanti a sfar strage delle insipide brutte | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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giudicare dal rigoglio delle erbe che raggiungevano pompando quei sughi prodigiosi la cima del letamaio per | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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e là per i labbroni dei solchi come quei galloni neri di deliziosa liquerizia che i ragazzi | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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morte presto presto aeroplani al salvataggio di quei villaggi africani già vinti dalle sabbie se | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
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lo so -io so che si diverte goliardamente quei cacciatorpediniere calciatore di sottomarini ma i più | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
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