uno
di una sera estiva spalma i campi d’ uno scivolante fulgòre di lucciole bisogna che gli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
io non avevo fra le mani che uno smagliante fanale d’ automobile e fu col suo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
d' idee esplosive demolitori della vecchia italia imprigionati in uno scompartimento come aquile in una gabbia ma | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
al pubblico ostile non domandiamo che fischi uno scoppio formidabile di applausi le carene del | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
fianchi di un vulcano poi i poeti futuristi uno dopo l' altro con una disinvoltura da studenti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
malgrado tutti i suoi slanci verso l' avvenire uno dei più accaniti difensori della grandezza e della | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
prudenza e il denaro che si riducono a uno solo la viltà viltà contro gli esempi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
una serie di pericoli sempre più terribili l' uno dell' altro sapientemente preparati e sempre imprevisti come | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
questo mi pare assolutamente naturale come mai uno di questi uomini avrebbe potuto ferire o uccidere | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
identificazione dell' uomo col motore facilitando e perfezionando uno scambio incessante d' intuizione di ritmo d' istinto | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
urti continui possiamo prevedere fin d' ora uno sviluppo a guisa di prua della sporgenza esterna | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
uomo futuro diventerà un sempre migliore aviatore uno sviluppo analogo si nota appunto fra gli uccelli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
stranieri per rimpinzarli poi delle loro banalità uno dei nostri giovani umoristi ha detto che ogni | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
svolgimento tematico più ricche e multiformi variazioni di uno stesso soggetto e cercando non nella varietà esuberante | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
rispetto all' opera d arte corrisponde all' importanza di uno strumento dell' orchestra 8° trasformare il titolo | ||
Balilla Pratella, Francesco (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
la musica se non sarà in conseguenza di uno stato di anima musicale e nell' unica visione | ||
Balilla Pretella (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
arcidiaconi d' arcivescovi e di cardinali incastrati l' uno nell' altro intrecciate le braccia e le gambe | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
di una sera estiva spalma i campi d' uno scivolante fulgòre di lucciole bisogna che gli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
io non avevo fra le mani che uno smagliante fanale d' automobile e fu col suo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1911) | ||
vedi testo esteso | ||
punti di vista assolutamente avveniristici invece noi cerchiamo uno stile del movimento il che non fu mai | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
teoria noi non vediamo alcuna differenza fra uno di quei nudi che si chiamano comunemente artistici | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
c' è invece una differenza enorme fra uno di quei nudi artistici e la nostra concezione futurista | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
bruscamente e a piacere nostro ogni motivo con uno o più altri motivi di cui non offriamo | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
la femminilità noi viviamo alla fine di uno di questi periodi ciò che manca di | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
loro diminuzione bensì in una larga libertà per uno sviluppo completo invece di ridurre l' uomo | ||
Valentine de Saint-Point (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
esposizioni di tutte le città d' europa offre uno spettacolo così compassionevole di barbarie di goffaggine e | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
classica con l' ingenua convinzione di poter trovare uno stile che corrisponda alla sensibilità moderna senza uscire | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
stati i tentativi di rinnovamento moderno della scultura uno decorativo per lo stile l' altro prettamente plastico | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
orologio che l' entrata o l' uscita di uno stantuffo in un cilindro che l' aprirsi e | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
punteggiatura è naturalmente annullata nella continuità varia di uno stile vivo che si crea da sé senza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
ostili solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale ad un tempo policromo polifonico e | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
un numero movimenti multiplo di 2 l' uno di posa e l' altro di moto e | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
un numero di movimenti multiplo di 2 uno di posa e due di moto e così | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
di loro due tempi le cui misure contengano uno stesso numero di movimenti ma che i movimenti | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
sincroni ed equivalenti due ritmi dei quali l' uno abbia una posa ed un moto l' altro | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
animale perciò essa possiede due valori l' uno intellettivo e convenzionale espressivo e reale l' altro | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
provata da lontanissimo creatore della parola stessa attraverso uno stato d animo affine di qui il valore | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
individuale delle parole che sotto l' impulso di uno stato d animo si combinano in sinfonie di suoni | ||
Balilla Pratella, Francesco (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
vuoto allo stomaco per intuizione intendo dunque uno stato del pensiero quasi interamente intuitivo e incosciente | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
interamente intuitivo e incosciente per intelligenza intendo uno stato del pensiero quasi interamente intellettivo e volontario | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
si avanza seguito dal suo aggettivo come da uno strascico o da un cagnolino talvolta quest | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
magnetismi secondo il dinamismo ininterrotto del pensiero uno spazio bianco più o meno lungo indicherà al | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
d' una carne compita il dolore gaudioso di uno sbocciare è l' unione carnale quali si siano | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
creazione carnale noi abbiamo un corpo e uno spirito restringere l' uno per moltiplicare l' | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
un corpo e uno spirito restringere l' uno per moltiplicare l' altro è una prova di | ||
de Saint-Point, Valentine (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
di concerti entriamo insieme da futuristi in uno di questi ospedali di suoni anemici ecco | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
può concedersi l' ebrietà del pericolo seguendo in uno spettacolo di cinematografo una caccia grossa nel congo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
ostili solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale ad un tempo policromo polifonico e | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e delle costruzioni metalliche quando sono sentite in uno stato d animo violento e caotico 10 | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
dell' iride questo complementarismo è costituito da uno squilibrio di forme perciò costrette a muoversi | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
forza e di originalità ad ogni costo è uno sputacchio enorme su tutti i passatisti deprimenti un | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
e una completa mancanza di sfumature fra l’ uno e l’ altro il sistema armonico temperato | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
infine si prova generalmente maggior piacere nell’ udire uno strumento a intonazione libera così per esempio | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
più ancora esistono delle varietà di timbro in uno stesso rumore mi spiegherò con un esempio | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
sfumature di timbro si possa avere anche su uno stesso tono e con lo stesso rumore | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
infinite dei passaggi enarmonici coi timbri diversi di uno stesso rumore quale ricchezza e vastità di sensazioni | ||
Luigi Russolo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
pubblico questo non vi rimane statico come uno stupido voyeur ma partecipa rumorosamente all' azione cantando | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
rivolti al pubblico intrecciate le braccia stretti l' uno al fianco dell' altro andavano facendosi delle reciproche | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
composizione e infatti la mancanza di architettura è uno dei caratteri negativi della scultura impressionista d' | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
morte e quindi all' immobilità questa immobilità è uno dei caratteri principali della scultura cubista tra la | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
arte sale ad un piano ideale superiore crea uno stile esprime la nostra epoca di velocità e simultaneità | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
tutto ricreare noi futuristi siamo costretti a fare uno sforzo maggiore di quelli di tutti i rivoluzionari | ||
Umberto Boccioni (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
la nostra terra non è dunque che uno dei suoi tanti giocattoli fatto precisamente così un | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
un pruno in un occhio piuttosto che affrontarne uno non si sa dove questi gridano disperatamente | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
poltrone o un impotente e ride come se uno gli facesse il solletico sotto la gola un | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
gola un riso meccanico è come se uno credesse di sfamarsi guardando mangiare così furono | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
un maestro piccolino piccolino gobbo rachitico ed uno gigantesco dalla faccia impubere dalla voce esilissima e | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
occhialini elegantissimi giovani con un baffo sì e uno no con due nasi guardarli ridendo a crepapelle | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
non si è sentito la voglia di fare uno sgambetto o non l' abbia addirittura fatto era | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fra i vostri figli un gobbo sappiate vedere uno storpio possibile nel vostro figlio più sano una | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
9 non ridere nel vedere uno che ride plagio inutile ma ridere nel vedere | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
che ride plagio inutile ma ridere nel vedere uno che piange sviluppare perciò quell istinto utile | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
delle cose la lirica che segue è uno dei miei migliori saggi di lirismo sintetico con | ||
Folgore, Luciano (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
vi pare dunque molto divertente inarcarvi disperatamente l' uno sull' altro per sbottigliarvi a vicenda lo spasimo | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
geniale è stato ed è ancora oggi socialmente uno spostato ora il genio ha un valore sociale | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
necessaria però mentre una certa quantità di uno di quei generi ritenuti da lungo tempo commerciabili | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
riesca ad attribuire un valore fisso determinato da uno stato di cose oggettivo e controllabile da chiunque | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
umano alle leggi fisiche dell' energia e ad uno stato di cose ambiente indipendentemente da ogni considerazione | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di tutta la vita moderna il denaro è uno dei punti più formidabilmente o brutalmente solidi della | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
divinità dell' azione 4 mediante uno o più aggettivi isolati tra parentesi o messi | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
chiave in una descrizione di strage si otterrà uno stato d animo di ferocia fermo e chiuso in | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
parallele queste tavole sinottiche non devono essere uno scopo ma un mezzo per aumentare la forza | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
l' onomatopea che riproduce il rumore è necessariamente uno degli elementi più dinamici della poesia come | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
rumore della natura o del macchinismo ma esprime uno stato d animo d accordo onomatopeico psichico cioè | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ onomatopea che riproduce il rumore è necessariamente uno degli elementi più dinamici della poesia come | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
rumore della natura o del macchinismo ma esprime uno stato d’ animo d accordo onomatopeico psichico | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
avere un ufficio emotivo e ricostruire nello stesso uno stato d’ animo lirico o drammatico o comico | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
ha potuto evolversi nel tempo e passare da uno stile all' altro mantenendo inalterati i caratteri generali | ||
Sant'Elia, Antonio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
30 anni l' europa fu ammorbata da uno schifoso intellettualismo socialistoide antipatriottico internazionalista il quale separa | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
quasi sempre antiigieniche poichè quasi sempre nate da uno stato di scoraggiamento diffidiamo di loro poichè | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
dovrà essere impavida accanitissima elastica e veloce come uno schermidore indifferente ai colpi come un boxeur impassibile | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
ad ogni atto fare un atto di giorno uno di sera e uno nel cuor della notte | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
un atto di giorno uno di sera e uno nel cuor della notte fare un atto patetico | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
nel cuor della notte fare un atto patetico uno angoscioso e uno sublime poi non prolungare troppo | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
notte fare un atto patetico uno angoscioso e uno sublime poi non prolungare troppo le scene fare | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Bruno Corradini (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
accerchiato da migliaia d' uomini constatammo che uno studente italiano trasformato in ufficiale può comandare tutta | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Russolo, Luigi; Sant'Elia, Antonio; Sironi, Mario; Piatti, Ugo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
del popolo italiano in tutto questo orgoglio fu uno dei principii essenziali dei nostri manifesti futuristi dall' origine | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Boccioni, Umberto; Russolo, Luigi; Sant'Elia, Antonio; Sironi, Mario; Piatti, Ugo (1915) | ||
vedi testo esteso | ||
mare e di questo voi non vedete che uno sgambettio pagliaccesco e manierato e questa vostra | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
curva leziosa e panoramica da ventaglio il cielo uno svogliato miscuglio di pennellate azzurre il sorriso delle | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
onore il dare un vero fremito nuovo ad uno di quei guappi o ad una di quelle | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
vestire un abito anonimo possibilmente di sera uno smocking evitando tutti gli abiti che suggeriscono ambienti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di parole in libertà possono agire orchestralmente ognuno maneggiato da uno speciale esecutore 8 servirsi di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
zig-zag la velocità dà finalmente alla vita umana uno dei caratteri della divinità la linea retta | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
sole ci vorrebbe una barca frigorifera o uno scafandro di ghiaccio per attraversare quel fuoco | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
sfuggire a un astro più grosso o colpirne uno più piccolo nostri santi sono gli innumerevoli | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
senso di voluttà scendete dalla macchina con uno scatto leggerissimo e elastico vi siete levato | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
strade percorse dagli automobili e i binari hanno uno slancio ondulatorio elastico per avvolgersi velocemente intorno al | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
unico genere di coltura utile è quella che uno spirito originale sa procurarsi da sé qua e là | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
sa procurarsi da sé qua e là con uno studio a fiuto caotico profondamente sregolato esaltiamo il | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
naturalissime e semplicissime ad un contadino mentre per uno scienziato sono altrettanto fatti giganteschi altrettanti abissi di | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
poi la scienza non deve avere più che uno scopo ingigantire sempre più l' ignoto precisando e | ||
Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Arnaldo Ginanni-Corradini (Ginna); Remo Chiti; Emilio Settimelli; Mario Carli; Vieri Nannetti; Oscar Mara (Attilio Franchi) (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
dove un puro ritmo plastico fa vivere autonomamente uno stato d’ anima pittorico o tattile vorrei | ||
Balilla Pratella, Francesco (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
analogie cinematografate usando la realtà direttamente come uno dei due elementi dell' analogia esempio se | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
30 anni l’ europa fu ammorbata da uno schifoso intellettualismo socialistoide antipatriottico internazionalista il quale separa | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
quasi sempre anti-igieniche poiché quasi sempre nate da uno stato di scoraggiamento diffidiamo di loro poiché | ||
(1917) | ||
vedi testo esteso | ||
schiavitù intellettuale ed erotica la donna trovandosi in uno stato d' inferiorità assoluta dal punto di vista | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
vi confesso che noi forti futuristi davanti a uno spettacolo tanto inebriante ci siamo sentiti subitamente staccati | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
scena - la scena non sarà più uno sfondo colorato ma un’ architettura elettromeccanica incolore vivificata | ||
Prampolini, Enrico (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
solidi liquidi o gas in velocità è diventato uno degli elementi più dinamici della poesia futurista il | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
vittoria o di semi-vittoria germanica la restaurazione di uno tsarismo protettore e sicuro alleato di domani | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
guerre non si evitano la fasi d’ uno sviluppo italiano durante mille anni i regni | ||
Orano, Paolo (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
qui racchiusa ed ogni sforzo viene diretto verso uno stile boccioni è di lui che più | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
e per fare questo è necessario armare di uno scheletro questa materia cioè l' oggetto forzatamente da | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
relativi controlli per fare di ogni amministrazione uno strumento agile e pratico diminuire di due terzi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1918) | ||
vedi testo esteso | ||
d’ arte industriale che si può pensare ad uno svecchiamento ad una liberazione e quella fistola | ||
Enrico Prampolini (1918) | ||
vedi testo esteso | ||
colle manovre più impreviste e sbalorditive ha creato uno stile di acrobazia aerea meraviglioso fantastico insuperabile | ||
Fedele Azari (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
dalla diversa linea di volo per esempio uno sva motore fisso 200 hp che sale | ||
Fedele Azari (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
d dalla propria mano fanno poi uno sforzo di nuova deformazione per diventare materiali d’ architettura | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
ha incontrato nell’ ambiente industriale mi disse uno dei principali oppositori pirelli non ha trovato in | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
assieme plastico della costruzione come l’ esteriorizzazione di uno stato d’ animo di un pathos interiore | ||
Virgilio Marchi (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
chi sa dare a tempo un cazzotto e uno schiaffo decisivo chi ammira gli arditi e agisce | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Settimelli, Emilio; Carli, Mario (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
non han saputo decidersi che hanno amato l’ uno e si son date all’ altro sperano nel | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
chi sa dare a tempo un cazzotto e uno schiaffo decisivo è futurista nella politica | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Settimelli, Emilio; Carli, Mario (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
chi sa dare a tempo un cazzotto e uno schiaffo decisivo chi ammira gli arditi e agisce | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Emilio Settimelli; Mario Carli (1919) | ||
vedi testo esteso | ||
fare prima di qualsiasi interpretazione o un lirismo uno studio analitico delle forme delle cose per acquistare | ||
Gino Galli (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
trova finalmente il suo clichè nelle incastellature di uno stadium pirotecnico da riprodurre infinitamente nello spazio | ||
Cantarelli, Gino (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
di esse seguendo tracce colorate e realizzando così uno svolgersi di sensazioni suggestive il cui ritmo a | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1921) | ||
vedi testo esteso | ||
ermetico all' anti-impressionismo non possiamo qui tracciare uno schema di composizione di un quadro sarebbe assurdo | ||
Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
corpi e la negazione della prospettiva espressione di uno spirito religioso - primitivo rivelato logicamente unicamente nello | ||
Carmelich, Giorgio (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
e trattenendolo con le redini motore imballato uno chauffeur che non riduce sufficientemente il rapporto della | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
cui più improvvisavano i conducenti di automobili uno di questi aguzzini delle macchine forse più disgraziato | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
sconci e non è raro ad esempio sentire uno chauffeur urlare un collega perchè maltratta un motore | ||
Azari, Fedele (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
progresso meccanico e costruttivo non è monopolio di uno stato ma possiede la medesima capacità d’ azione | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
per ordine io incomincio ad es per strappare uno di quei peli corti pele corte che rivestono | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
il capo la capa di una donna e uno di quegli altri peli corti che rivestono il | ||
Cangiullo, Francesco (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
ricerche che dall' impressionismo al cubismo non trovavano uno sbocco boccioni aprì il varco a queste | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
stato intuitivo potrà egli isolarle per immergersi in uno stato d’ animo puramente plastico oggettivo se | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
originale che a somiglianza della macchina funzionerà per uno scopo pittorico aggiungiamo alle qualità costruttive del | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
per darci una esalta e limpida traduzione di uno dei più famosi capolavori della letteratura latina la | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
è così e proprio in questi giorni in uno degli eleganti volumi della collana romana diretta da | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
le ragioni che lo hanno indotto a tradurre uno scrittore di duemila anni fa per | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
presentarono alcune composizioni dove si cercava di rendere uno spirito meccanico uscendo da ogni possibile ispirazione di oggetti | ||
Colombo, Luigi (Fillia); Oriani, Giuseppe; Rosso, Mino; Diulgheroff, Nicolay; Pozzo, Ugo; Saladin, Paolo Alcide; Alimandi, Enrico; Zucco, Mario; Vignazia, Angelo (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
pancreas e dal fegato ciò porta ad uno squilibrio con disturbi di questi organi ne | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
verticalmente nel centro del piatto è coronato da uno spessore di miele e sostenuto alla base da | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
realizzare l’ uomo se spinto all’ arte da uno spirito superiore cioè da una fede sicura l’ | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
le teorie del cubismo e del futurismo verso uno scopo unico di modernità l’ importanza del | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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ed impedisse un’ individualità vi è oggi uno spirito universale che s’ interpreta con schemi anche | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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e di genialità necessaria a realizzare per prima uno stile assolutamente nuovo ed universale si cercò | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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arte futurista vuole come tutti gli avanguardismi europei dare uno stile alla nostra epoca questo stile non poteva | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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ecco perciò la delineazione sempre più accentuata di uno stile dell’ epoca quanto sopra è già | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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tutte le arti e il prodotto di uno stato d animo di una commozione è l’ intuizione | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
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in nuove forme definite dico aspetta ma uno di questi creatori c’ è materia per tanti | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
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subito troncate dalla vecchiaia e dalla morte uno dei mezzi coi quali l’ uomo tenta di | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1931) | ||
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i futuristi stilizzarono le loro composizioni con uno stile violentemente colorato con una plastica riassuntiva e | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
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cartelli di cassandre che oggi predominano sono di uno stile prettamente dinamico e meccanico futurista-anche le vetrine | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
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queste vetrine superbe ed immense sono dipinti con uno stile nettamente dinamico- sono alberi sono nuvole | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
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sua padrona si parlò e giudicò come di uno scandalo queste due opere invece sono oggi | ||
Depero, Fortunato (1932) | ||
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si stanno convincendo delle ragioni fondamentali che impongono uno stile a in armonia con la nostra epoca | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1932) | ||
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darà infatti l’ immediata multiplicazione del frontescenico da uno a tre mantenendo le singole parti simultaneamente organiche | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Ambrosi, Alfredo; Anselmi, Piero; Aschieri, Bruno; Bertozzi, Renzo; Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio; Tomba, Ernesto Amos (1932) | ||
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trairoff lo considera come un oggetto cioè come uno dei tanti elementi di scena io considero | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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attore nel teatro quale elemento di interpretazione sia uno dei compromessi più assurdi per l' arte del | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
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la carlinga dell’ aeropoeta nella cosciente nocella di uno smisurato compasso a molte gambe sensibili per misurare | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
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tattili alle figure geometriche esempio un dolore ovoidale uno slancio triangolare una nuvola poliedrica ecc 7 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1932) | ||
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che da 23 anni impone al mondo uno smisurato orgoglio italiano novatore e velocizzatore ma sono | ||
Antonio Marasco (1933) | ||
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da potersi ancora chiamare arte ma ha perduto uno degli elementi sin ora essenziali della pittura e | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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e gli alberi del prossimo secondo piano mostrano uno stesso andamento contorto delle linee essenziali fig | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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reali forze cristallizzate attraverso molti secoli qualc uno vi vedrà soltanto una figura stilizzata naturalmente possono | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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capaci cioè di precisare le zone caratterizzate da uno speciale accumularsi di forze fig 5 | ||
Ginna, Arnaldo (1933) | ||
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ogni reggimento ha due squadroni di sciabole e uno di mitraglieri su autocarri una parte dell' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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colpi al minuto nondimeno la baionetta rimane sempre uno spauracchio sicuro quasi quanto il lanciafiamme e quasi | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1933) | ||
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ultimissimi progetti urbanistici immaginare enormi grattacieli distanziati l’ uno dall’ altro da potere stare comodamente orizzontali invece | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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in ascensori mentre lo spostarsi orizzontalmente anche per uno spazio triplo in uno dei tanti mezzi rapidi | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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spostarsi orizzontalmente anche per uno spazio triplo in uno dei tanti mezzi rapidi di locomozione che si | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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l’ analitico sono due temperamenti diametralmente opposti l’ uno arriva rapido per coordinazione di fatti subcoscienti ma | ||
Cesare Augusto Poggi (1933) | ||
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spontaneo alla natura sono nelle teorie razionalistiche odierne uno dei postulati più immediati maturo nella sua | ||
Alberto Sartoris (1933) | ||
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cinesi che cercano di appiccicarvi un sorriso ed uno straccio passaporto di cafoneria il carattere di | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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in rame i metalli usati devono avere uno spessore da due a quattro decimi di mm | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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un’ ala d’ aeroplano al sole che da uno straccio ridicolo neutrale e pacifista futuristi boicottate | ||
Di Bosso, Renato; Scurto, Ignazio (1933) | ||
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sospinte da una musica interiore che uno squillo di tromba può lanciare lietamente una massa | ||
Alberto Manca; Bruno Aschieri; Renato Di Bosso (Renato Righetti); Ignazio Scurto; Tullio Aschieri; Luigi Pesenti; Alfredo Glauro Ambrosi; Ernesto Amos Tomba (1933) | ||
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nessuno può negarlo se codesto nessuno diventasse uno e per far dell’ ironia passatista tanto osasse | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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d’ ordine è questa tagliare tutti per uno uno per tutti allegri inesorabili | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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è questa tagliare tutti per uno uno per tutti allegri inesorabili tagliate | ||
Cervelli, Fernando (1933) | ||
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una casa come esiste una volontà ed uno sforzo mondiale per rendere più lirica più plastica | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
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sia meno bello di una camera o di uno studio vi è una buona scelta di materiali | ||
Fillia (Luigi Colombo-Fillia) (1933) | ||
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di antonio sant’elia rinnovatore dell’ architettura mondiale con uno splendore geometrico pratico-lirico dei nuovi materiali da costruzioni | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1934) | ||
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duramente provata dalle difficoltà del secolo costituisce nondimeno uno dei motivi dominanti che determinano le ragioni di | ||
Alberto Sartoris (1934) | ||
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ha generato una tale atmosfera di drammaticità e uno stile novatore che la dimostrazione non ha bisogno | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
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aerostrade e aerocanali larghi cinquanta metri separati l’ uno dall’ altro mediante snelli abitati rifornitori spirituali e | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Angiolo Mazzoni; Mino Somenzi (1934) | ||
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abitati rifornitori che si allungheranno per congiungersi l’ uno all’ altro toccando in ogni punto la | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Angiolo Mazzoni; Mino Somenzi (1934) | ||
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una foresta attraversata una montagna valicata o uno speciale abitato rifornitore costituiranno l’ omaggio del popolo | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Angiolo Mazzoni; Mino Somenzi (1934) | ||
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mussolini le aerostrade saranno prevalentemente dipinte di uno sgargiante oro ottimista e imperiale cosicché volando sembreranno | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Angiolo Mazzoni; Mino Somenzi (1934) | ||
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nostro personificato dalla capacità e dalla volontà di uno ha bisogno indispensabile di una dittatura artistica che | ||
Somenzi, Mino (1934) | ||
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colle bombe e i revolver oggi esiste uno stato fascista che tutela il diritto individuale | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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fatti oggi indiscutibili ed è impossibile che ad uno spirito artistico non suggeriscano nuove emozioni e quindi | ||
Munari, Bruno; Manzoni, Carlo; Furlan, Gelindo; Ricas, Riccardo; Cassolo Bracchi, Regina (1934) | ||
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riprodurre il dinamismo della vita costituendo nella storia uno dei tipici trionfi della macchina era logico che | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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questa collaborazione molto criticabile ha prodotto però già uno svariato divertimento mondiale che contiene alcune meravigliose virtù | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1934) | ||
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in america la pubblicità é giunta ad uno sviluppo tecnico formidabile ad una importanza decisiva e | ||
Fortunato Depero (1937) | ||
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per le loro discussioni e per armonizzare in uno slancio collettivo le loro singole attività e attitudini | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
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e toccabili utili e dilettevoli questo sarà uno degli scopi maggiori e più nobili del dopolavoro | ||
Depero, Fortunato; Baldessari, Roberto Iras; Casalini, Guido; Raffaelli, Alverio; Tiella, Giovanni (1937) | ||
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- sonorizzare ogni ricreante scorcio e passare da uno stato di quiete ad uno stato di moto | ||
Geppo Tedeschi (1938) | ||
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e passare da uno stato di quiete ad uno stato di moto con brusche avanzate di slancio | ||
Geppo Tedeschi (1938) | ||
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esso maggiore prova dei poeti che seppero inventare uno speciale turismo letterario arricchendo di poesia fatiche tediose | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1938) | ||
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zona d’ incontro fra un culturalismo esibizionista e uno snobismo aristocratizzante egualmente fuori fase nella semplice veloce | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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di nuvole che dal nord scende favorevole ad uno spidocchiamento di rimorsi e pettegolezzi da mendicante stradale | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Bruno Ginanni-Corradini) (1938) | ||
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maestri dell' arte infuocata di futurismo fillìa uno dei genii creatori del futurismo realizzò nel 1932 | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
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sua opera immortale pittura e scultura futuriste dinamismo plastico uno stile universale non soltanto per l' europa ma | ||
Tullio (Mazzotti) d'Albisola; Filippo Tommaso Marinetti (1938) | ||
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alata eleganza del gesto del padre predestinato ad uno dei fronti di fuoco papà sei più | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1940) | ||
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profili di una nuvola di un fumo di uno scirocco d’ un maestrale di un grecale d’ | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
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lo spostamento o metamorfosi della gloria militare con uno acclamato ritorno o un inginocchiato non ritorno dell' | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
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patriottico che esige nuove forme poetiche virili 2° uno sfrenato amore per la guerra come elemento indispensabile | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1941) | ||
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il pubblico è sorpreso di trovarsi ad uno spettacolo che non poteva avere sede determinata e | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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criticano taglio fodere stoffe e bottoni poetici poi uno dei commissari di polizia più autorevoli di firenze | ||
De Angelis, Rodolfo (1941) | ||
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permesso di raggiungere effetti di chiaroscuro singolari e uno sfumato nuovissimo ed inedito - che fra l' | ||
Renato Di Bosso (1941) | ||
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o dalle stanghe sfregate contro l’ intonaco uno zoccolo di inzaccheratura grigia e ruvida andava da | ||
Govoni, Corrado (1941) | ||
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potere dell’ analisi tanto nello scorgere con uno sguardo l’ imperfezione di una cucitura in un | ||
Maria Goretti (1941) | ||
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vita 6° combattere gli astrattismi concreti di uno spirito che non ignora la carne e i | ||
Maria Goretti (1941) | ||
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è necessario una generosità che attribuisca l' uno all' altro i propri meriti 5 | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1942) | ||
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dello stretto marino traffico di barche velieri sotto uno smisurato arco di proiettili in fretta si cronometrano | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Farfa (Vittorio Osvaldo Tommasini); Giovanni Acquaviva; Aldo Giuntini; Luigi Scrivo (1943) | ||
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senso stereognostico il polimaterista dovrà creare in uno stato di automatismo quasi medianico l' apparente | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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la tecnica il soggetto è suggerito da uno stato d animo dell' artista a colloquio con la | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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la sua struttura tecnica carattere funzionale a divenire uno strumento spirituale di utilità pubblica e quale | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
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