quadro
che mai si può vedere in un vecchio quadro se non la faticosa contorsione dell' artista che | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
esprimere interamente il suo sogno ammirare un quadro antico equivale a versare la nostra sensibilità in un' | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1909) | ||
vedi testo esteso | ||
noi porremo lo spettatore nel centro del quadro come in tutti i campi del pensiero | ||
Umberto Boccioni; Carlo Dalmazzo Carrà; Luigi Russolo; Gino Severini; Giacomo Balla (1910) | ||
vedi testo esteso | ||
mentale anche se il modello è tradotto nel quadro in forme lineari sferiche o cubiche dare | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
ad un nudo qualunque traendo il significato del quadro dall' oggetto che il modello tiene in mano | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
per far vivere lo spettatore al centro del quadro secondo l' espressione del nostro manifesto bisogna che | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
l' espressione del nostro manifesto bisogna che il quadro sia la sintesi di quello che si ricorda | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
secondo la legge di emozione che governa il quadro fondamento del primitivismo futurista ecco perché fra la | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
questo deve ormai essere posto al centro del quadro esso non assisterà ma parteciperà all' azione | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
conflitto secondo la legge di violenza generale del quadro queste linee-forze devono avviluppare e trascinare lo | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
obbligato a lottare anch egli coi personaggi del quadro tutti gli oggetti secondo ciò che il | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
dopo aver dato per esempio in un quadro la spalla o l' orecchio destro di una | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
quella che risolve la questione dei volumi nel quadro opponendosi alla liquefazione degli oggetti conseguenza fatale della | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
due che vuol dare l' ambiente emotivo del quadro sintesi dei diversi ritmi astratti di ogni oggetto | ||
Boccioni, Umberto; Carrà, Carlo; Russolo, Luigi; Balla, Giacomo; Severini, Gino (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
vuol creare un insieme scultorio come un quadro non può assomigliare che a sé stesso poiché | ||
Boccioni, Umberto (1912) | ||
vedi testo esteso | ||
soggetto universale e sola ragione d' essere del quadro la significazione della sua costruzione dinamica insieme architetturale | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
il motivo e giustificare la necessità di un quadro tanto è vero che se noi ci | ||
Carrà, Carlo Dalmazio (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
pittrice da accademia dopo avere impartite al suo quadro mille spasmodiche sfumature di luci e di colori | ||
Palazzeschi, Aldo (1913) | ||
vedi testo esteso | ||
fare con l' arte discutere su un quadro o su un poema fondandosi sull' emozione che | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
esempio il pittore che ha allegato al suo quadro le formule valutative indicanti supponiamo che vi sono | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
noi abbiamo valutato in lire 12000 un quadro del pittore boccioni che ci dà un mal | ||
Corradini, Bruno; Settimelli, Emilio (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
mi circonda nella costruzione dell’ artificio pittorico quadro io mi sono servito di formule pittorico-estetiche mie | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
intransigenti della sensibilità di amalgamare e sovrapporre nel quadro ciò che esiste nella sua corposità reale e | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
luogo 5 accomunamento nello stesso quadro di momenti diversi tanto per ciò che riflette | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
di proposte emotive emananti dalle combinazioni grafico-cromatiche del quadro 6 realizzazione di un criterio | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
realizzazione di un criterio architettonico nella costruzione del quadro favorevole e adatto a formare nello spettatore quello | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
loro traduzione grafica e conseguentemente nella costruzione del quadro 8 realizzazione di una ritmica | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
didattico-dimostrativa la potenzialità espressiva ed emotiva del quadro sentito concepito e costruito secondo tali miei principi | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
risultato sostenuta contro la materia nella costruzione del quadro e la meschina limitatissima grigia e instabile tavolozza | ||
Leonardo Dudreville (1914) | ||
vedi testo esteso | ||
arresta e scompare alcune buone severità del quadro storico si rammolliscono nel quadrone patriottico di battaglie | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
occuperà la storia un fregio di sartorio un quadro di tito nel periodo in cui lavoravano | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
ciccio che non il veder comprato un mio quadro dal ministro degl interni boccioni | ||
Boccioni, Umberto (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
pittori i quali tendono a sforzare limiti del quadro metteremo in moto le parole in libertà che rompono | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di luoghi diversi cinematografate daremo nello stesso istante-quadro 2 o 3 visioni differenti l' | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
di luoghi diversi cinematografate daremo nello stesso istante-quadro 2 o 3 visioni differenti l' | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Bruno Corra (Ginanni-Corradini); Emilio Settimelli; Arnaldo Ginna (Ginanna-Corradini); Giacomo Balla; Remo Chiti (1916) | ||
vedi testo esteso | ||
le linee forze 2° l’ ossatura lirica del quadro in perfetta armonia con la forma lirica morendo | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
la forma lirica morendo questi due elementi il quadro perfettamente moderno 3° elaborazione dinamica e manifestazione | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
valutazione esatta questo per la forma del quadro in generale l’ originalità e genialità saranno in | ||
Emilio Notte; Lucio Venna (Giuseppe Landsmann) (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
in un dialogo di platone o in un quadro di leonardo ma perchè siamo nemici di | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
d' una affresco di masaccio che d’ un quadro di boccioni questo parassitismo spirituale questo accattonaggio | ||
Bruno, Antonio (1917) | ||
vedi testo esteso | ||
tra una forma e l' altra toglie al quadro ogni vibrazione ritmica e lirica povertà dunque | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
la costruzione ritmica e la chiusura ritmica del quadro tutte le singole deformazioni di un quadro | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
quadro tutte le singole deformazioni di un quadro devono ritmicamente obbedire alla tipica raffica ritmica che | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
che imprime il suo ritmo a tutto il quadro se questo scopo è raggiunto tutte le | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
questo scopo è raggiunto tutte le parti del quadro sono indispensabili e immodificabili il chiaroscuro deve | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
di una forma e il ritmo generale del quadro ogni oggetto ha il suo ritmo particolare | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
ritmo particolare deve concorrere al ritmo generale del quadro se in un quadro si può indifferentemente | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
ritmo generale del quadro se in un quadro si può indifferentemente togliere variare o spostare una | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
non è intimamente legato al ritmo generale del quadro e che il quadro non è architettonicamente solido | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
al ritmo generale del quadro e che il quadro non è architettonicamente solido tutto invece nel | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
non è architettonicamente solido tutto invece nel quadro deve essere necessario inamovibile fatale fernand léger | ||
Dudreville, Leonardo; Funi, Achille; Russolo, Luigi; Sironi, Mario (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
prepara la composizione pittorica ed una sera il quadro è dinamicamente lanciato nello spazio palmer ha | ||
Cantarelli, Gino (1920) | ||
vedi testo esteso | ||
qui tracciare uno schema di composizione di un quadro sarebbe assurdo e ridicolo ma voi ritroverete in | ||
Vinicio Paladini (1923) | ||
vedi testo esteso | ||
originalità sorprendente la nostra conoscenza di questo quadro i plagi e le imitazioni che suscitò hanno | ||
Filippo Tommaso Marinetti (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
usati ed abusati fino alla nausea come immagine quadro o decorazione il nostro gusto invece è sempre | ||
Fedele Azari (1924) | ||
vedi testo esteso | ||
lucide oliate punte degli ingranaggi sprizzano brillanti le composizioni-quadro futuriste rumoristiche colorate originali non potranno essere | ||
Benedetto, Enzo (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
lucide oliate punte degli ingranaggi sprizzano brillanti le composizioni-quadro futuriste rumoristiche colorate originali non potranno essere | ||
Benedetto, Enzo (1925) | ||
vedi testo esteso | ||
diverse rimanendo fermo li concetto fondamentale il quadro meglio di ogni spiegazione allargherà e faciliterà il | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
indivisibile di forze meccaniche che dominano il centro del quadro i volumi e i colori del paesaggio partono | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
un’ atmosfera di sensualità chi guarda il quadro deve ricevere l’ impressione non della macchina in | ||
Fillia (Luigi Colombo); Pino Curtoni; A.C. Caligaris (1926) | ||
vedi testo esteso | ||
da un’ ansia spasmodica tormentante di superare il quadro per realizzare plasticamente ciò che il quadro rappresentava | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
il quadro per realizzare plasticamente ciò che il quadro rappresentava cioè volli portare a realtà e potenza | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
queste possibilità e tendono tutti al superamento del quadro il manifesto della mia prima mostra personale | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
dinamiche trasparenti sgargiantissime odorose in moto il quadro incorniciato il paesaggio la figura la composizione dipinta | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
sì attribuisce io paragono il cartellone al quadro sacro dei secoli scorsi voi industriali siete i | ||
Fortunato Depero (1927) | ||
vedi testo esteso | ||
con altri attributi io intendo riferirmi al quadro a quello spazio racchiuso da una cornice e | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
responsabilità dei suoi arrivi iv un quadro per essere artistico deve interpretare pittoricamente un soggetto | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
affermazione non à nulla di letterario perchè un quadro non è opera d’ arte se in esso | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
misteri e drammaticità veramente puri balzano cosi dal quadro e appassionano con intensità maggiore perchè legati all' | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
cioè in profondità tentando di dare ad ogni quadro l' azione di una macchina generatrice di emozioni | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1929) | ||
vedi testo esteso | ||
quadro sintetico del futurismo italiano e delle avanguardie straniere | ||
(1929) | ||
vedi testo esteso | ||
forma colore lo spettatore nel centro del quadro dinamismo plastico stati d animo linee forza | ||
(1929) | ||
vedi testo esteso | ||
cubismo pittorico dinamismo plastico colore soggetto e musicalità del quadro cubismo letterario rimbaud parole in libertà ideogrammi immagini | ||
(1929) | ||
vedi testo esteso | ||
una tipicità tali da far dire sembra un quadro è cosa per noi assolutamente superata dopo | ||
Marinetti, Filippo Tommaso; Sansoni, Guglielmo (Tato) (1930) | ||
vedi testo esteso | ||
come mai in precedenza altra tendenza artistica un quadro di boccioni e un quadro di prampolini contengono | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
tendenza artistica un quadro di boccioni e un quadro di prampolini contengono tali elementi di evoluzione di | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
che s’ illudono nostalgicamente di poter fissare nel quadro o nella scultura gli aspetti di una bellezza | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
oggi e che il futurismo fin dal primo quadro di boccioni ha intuito la possibilità di rendere | ||
Fillia (Luigi Colombo) (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
questo un poema un dramma un quadro una formidabile architettura della più alta poesia | ||
Depero, Fortunato (1931) | ||
vedi testo esteso | ||
sistematici odiatori del già visto possono dare al quadro all’ affresco e al complesso plastico la potenza di | ||
Filippo Tommaso Marinetti; Fillia (Luigi Colombo) (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
mal dipinto e caotico il senso del quadro è tanto più magico in quanto è chiaro | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dall’ arte evitare le bellezze astratte in un quadro vuol dire renderlo tela imbrattata di materia | ||
Fortunato Depero (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
passione nervosa con molta leggerezza si accusò il quadro di trucco cinematico e l’ opera venne giudicata | ||
Depero, Fortunato (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
stesso balla nel 1909 presentò il famoso quadro il cane al guinzaglio nel quale è dipinta | ||
Depero, Fortunato (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
impressioniste divisioniste e cubiste primi aspetti cinetici del quadro furono fortemente spinti dalla velocità drammatica del cinema | ||
Depero, Fortunato (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dalla vita del passato di conseguenza quadro antico sta a quadro futurista come una vecchia sbiadita | ||
Depero, Fortunato (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
spaziale-cromatica degli elementi dinamici del atmosfera scenica luminosa quadro schematico scenosintesi ambiente scenico bidimensionale predominio dell’ | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
spazio lo spazioscenico polidimensionale da questo quadro schematico delle possibilità sceniche futuriste spalancale dinnanzi all' | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
gli ulteriori sviluppi dell' azione teatrale schiava del quadro scenico e dell‘ angolo visuale prospettico fisso | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
dichiarando che come espressione estrema il quadro aereo pittorico deve essere policentrico maestri assoluti | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
immaginazione la pittura emigra alla superficie e il quadro dalla cornice la scultura emigra dal blocco plastico | ||
Enrico Prampolini (1932) | ||
vedi testo esteso | ||
pennelli sullo sfondo cielo-mare a destra un quadro cromato di dottori a sinistra mentre il sole | ||
Caracciolo, Emanuele (Manuel) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
e novatori ormai tutti in cielo col quadro prospettive di volo di azari le pitture di | ||
Balla, Giacomo; Marinetti, Benedetta; Depero, Fortunato; Dottori, Gerardo; Colombo, Luigi (Fillia); Marinetti, Filippo Tommaso; Prampolini, Enrico; Somenzi, Mino; Sansoni, Guglielmo (Tato) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
pennello o diffusore 8 il quadro o complesso plastico di aeropittura deve essere policentrico | ||
Balla, Giacomo; Marinetti, Benedetta; Depero, Fortunato; Dottori, Gerardo; Colombo, Luigi (Fillia); Marinetti, Filippo Tommaso; Prampolini, Enrico; Somenzi, Mino; Sansoni, Guglielmo (Tato) (1933) | ||
vedi testo esteso | ||
un architetto intelligente che sappia dare a un quadro o ad un affresco un adattamento costruttivo che | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
mancherebbe allo scopo secondo il mio parere un quadro di altra epoca mentre un quadro sacro di | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
parere un quadro di altra epoca mentre un quadro sacro di artista novatore interpreta con forme ineleggibili | ||
Colombo, Luigi (Fillia) (1934) | ||
vedi testo esteso | ||
l’ abito di completamento dall' architettura al quadro dal mobile al fregio questo contenuto di italianità | ||
Depero, Fortunato (1939) | ||
vedi testo esteso | ||
che per ottenere simultaneità squilibravano o rovesciavano il quadro pittorico il poema parolibero e la tavola parolibera | ||
Marinetti, Filippo Tommaso (1940) | ||
vedi testo esteso | ||
sconvolto i valori universali della creazione artistica il quadro da cavalletto ultima esperienza romantica si | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
fatalmente il trionfo del frammento l' avvento del quadro da cavalletto dell' espressione individualista i borghesi | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
800 e 900 che attribuisce al quadro da cavalletto e al frammento pittorico o plastico | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
nella scultura con la sopra-valutazione e sopra-produzione del quadro dal frammento alla composizione la libertà | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||
del pittore dadaista francis picabia che espose un quadro su lavagna disegnato con gessi colorati da permettere | ||
Enrico Prampolini (1944) | ||
vedi testo esteso | ||